Buongiorno, avrei bisogno di centomila euro. Solo centomila? Per lei quanti ne vuole, tenga presente che oltre i centomila il tasso di disinteresse passa dal 1 al 2% per cui alla fine dell’ anno lei potrebbe trovarsi in conto 4 mila euro in più, buttali via, di questi tempi… Beh, grazie, allora me ne dia duecentomila, anzi, lo dico anche a mia moglie per il suo conto.
Il tasso di disinteresse è già stato proposto (e accettato dai sottoscrittori) con i titoli di stato tedeschi ma la novità è che la BCE, se necessario, si appresta a fornire liquidità a tasso negativo alle banche per “sostenere la ripresa”. E’ il mondo alla rovescia o forse il trionfo dell’ipocrisia. Quella stessa ipocrisia che ha bollato la parola “interesse” con il marchio di infamia e il suo contrario come titolo di merito. Si dice “è uno disinteressato”, e lo si guarda con un sorriso di tenera approvazione.
Eppure è proprio di “disinteresse” che stiamo morendo perché la traduzione onesta di disinteresse è “a me, che mi frega?” E a suon di fregarcene andremo a sbattere le corna. Ma intanto, se io sono burocrate, della BCE, del Credito Ciociaro (se esiste) di una delle infinite organizzazioni statali, parastatali o para-economiche e ho lo stipendio garantito perché dovrei perseguire un interesse? Oltretutto rischierei proprio per quello gravi sanzioni: Vergogna! Ha fatto i suoi interessi!, quindi…
Meglio essere disinteressati e… Dio vede e Draghi provvede.
Egregio Veneziano,
quando qualcuno si occupa dei fatti nostri, proclamando che vuole aiutarci, condurci fuori dalla crisi e dalla miseria, sostenerci ci sono solo due possibilità :
1. trattasi di francescani che hanno fatto voto di povertà o suora di madre teresa di calcutta
2. trattasi di affiliati alla onorata società con mandamento in roma e cupola a francoforte e bruxelles.
Nella fattispecie, trattasi della possibiità n° 2. AMEN
https://www.youtube.com/watch?v=EAus1R8QZhQ