Siamo un popolo beffardo, geniale e beffardo, siamo Pinocchio ma anche Collodi. Pur di vedere uno sberleffo e ridacchiare ce lo facciamo da soli allo specchio. Queste elezioni sono un capolavoro, la beffa delle beffe nella storia della repubblica. Scilipoti è stato eletto, Fini, presidente della camera è fuori. Dentro molti “impresentabili” e fuori tutti i giudici “manettari”. I professori? Pochi, In un angolo a bofonchiare. Troppo divertente guardare le facce dei trombati che saranno sostituiti da una pattuglia di ragazzi guidati dal miglior capocomico in circolazione, Mangiafoco in persona, rabbia e lacrime, invettive e risate, piazza e web, “love” e “vaffa”. Oggi i ragazzi saranno andati a comprarsi un vestito da festa e la cravattina con l’elastico e il nodo già fatto, domani entreranno nella camera a fare… che cosa?
Siam qui, cinici incalliti, che pregustiamo le scemenze che il teatrino ci proporrà. Qualcosa si è sentito, ma niente in confronto a quello che possono escogitare dei venticinquenni allo sbaraglio alla camera e al senato messi al confronto con i vecchi marpioni abbarbicati ai loro scranni. Il capocomico barbuto potrà riposarsi, ha messo in moto la baraonda e potrà starsene a ridere in disparte assieme al suo compare.
Adesso siamo nel pieno della tempesta perfetta, mai visto niente di simile per quanto tutto fosse perfettamente prevedibile e ampiamente previsto, nessuna via d’uscita dignitosa per nessuno. “Siamo ingovernabili, si torni a votare!” Ma come!? Il presidente della repubblica uscente nel semestre bianco non può sciogliere le camere, (la parola ai costituzionalisti) quindi le camere dovranno eleggere un nuovo presidente che le sciolga, ma come?! Saranno almeno in grado di eleggere i presidenti di camera e senato? Lo stallo in cui abbiamo messo la politica è altrettanto perfetto della tempesta. Li abbiamo chiusi in un serraglio (vecchi e giovani) in modo che si sfiniscano a randellate fra loro mentre noi tragicamente cerchiamo una scusa per sghignazzare un po’ fra un disastro economico e l’altro.
Siamo un popolo di Bertoldi beffardi, disprezziamo la politica e lo diciamo chiaramente, ma un po’ disprezziamo anche noi stessi, la nostra ignavia e irresponsabilità. Forse però è la volta buona, forse è la volta che si arriverà a capire che non è necessario scriverlo in una costituzione per sapere che il lavoro è una cosa seria, non la parola vuota che è diventata. Ho idea che ci capiteranno guai grossi, ma proprio grossi, il mercato non perdona i casinisti, ma forse, dopo, finalmente capiremo che non si scherza con l’economia, non si può delegarne la gestione a dei parassiti ridicoli, ai più scarsi fra noi, ma si deve tenere sotto controllo in prima persona. Dovremo anche imparare a tenere sotto controllo i potenziali parassiti, limitare la loro creatività nell’inventarsi iniziative strampalate e megalomani e farcele pagare. Non siamo in grado di vivere in un “grande paese”, con “grandi politiche”e chi lo è? Forse saremo in grado di vivere in un piccolo paese frutto della esplosione del grande paese, un po’ meno megalomani e un po’ più realisti. Potremo accontentarci di essere un po’ svizzeri? Ma si, forse si ma questa è una proiezione nel futuro che non interessa a nessuno.
Godiamoci l’immediato, non c’è altra scelta. L’unica mossa per evitare il tracollo è la riduzione della pressione fiscale, qualcuno lo farà? Nessuno, nemmeno per sbaglio quindi… diamoci da fare, prepariamoci alle prossime elezioni! Indietro tutta!
I grillini andranno benissimo per distruggere, non per costruire.
Hanno idee troppo stataliste e ambientaliste, svincolate da ogni cognizione scientifica ed economica (abolizione del contate??? non vedo l’ora di pagare al mattino il biglietto del treno all’edicolante con la carta di credito con una coda chilometrica di persone che fanno l’abbonamento).
Auguri a tutti quanti comunque.
Immagino che per Lei le farneticanti idee liberticide del manettaro Ingroia siano sante. O che la classe politica di ignoranti, ladri e incapaci che abbiamo subito da 50 anni le vada bene. Immagino che la Minetti sia più preparata e colta dei ragazzi di Grillo.
Immagino che i leghisti e le casalinghe di Berlusconi fossero persone totalmente consapevoli di tutte le sottigliezze del protocollo borbonico del nostro parlamento quando sono calati a Roma.
Non approvo lo statalismo grillino, ma penso che in questo paese mummificato o arrivava qualcuno a dare uno scrollone (forte e spero duraturo) o saremmo finiti non nel disastro (ci siamo già da un pezzo) ma nella totale miseria morale, materiale e nella disgregazione sociale più spinta.
Meglio il venticinquenne inesperto che il monti di turno !!!
Ti pagano per scrivere ste cazzate?
Non credo che lo paghino perché ha detto la verità.
Sono quelli che scrivono palle di regime che vengono pagati, e più sono bravi a scriverle e più vengono pagati.