Per chi scrive, non casualmente autore del libro “Elogio dell’evasore fiscale” (editore Aliberti), quanto accaduto al ministro Giulio Tremonti – e quanto da lui dichiarato in merito a quella vicenda – c’è solo motivo per gioire. Anzi, grazie al fiscalista valtellinese, ora abbiamo la conferma di essere nel giusto. Brindiamo!
Andiamo per gradi. Partiamo da questa sua affermazione: “Avevo deciso di lasciare l’alloggio presso la caserma della Guardia di Finanza perché mi sentivo spiato”! Dal 2004, Tremonti aveva mollato il quartier generale delle Fiamme Gialle, perché non gli piaceva sentirsi controllato, pedinato. Ma, allora, non abbiamo mai sbagliato quando abbiamo definito i gabellieri di Stato come dei satrapi occhiuti usi ad estorcere soldi ai cittadini con la minaccia, magari quella della galera. Persino un ministro della repubblica s’è accorto che certi ambientino son frequentati da gente poco raccomandabile, che quando va bene ti portano alla sbarra, quando vale ti chiedono pure una tangente.
Ora, affrontiamo la questione relativa all’appartamentino extralusso e supercentrale messogli a disposizione da Milanese. Ha voglia l’ex commercialista di raccontare che lui non ha commesso reati. Ci sono i fatti ad inchiodarlo alle sue responsabilità, e i fatti ci raccontano che lui alloggiava in un posto dove l’affitto è di 8.000 euro al mese, che lui ne versava 4.000 a “ufo” al suo collaboratore indagato per la tresca della P4, che il suo collaboratore nominava a destra ed a manca personcine e non solo per nome e conto dell’irreprensibile (si fa dire) Giulio.
Ieri, 29 luglio Tremonti si sarebbe sfogato così: “Lo riconosco. Ho fatto una stupidata. E di questo mi rammarico e mi assumo tutte le responsabilità. Ma in quella casa non ci sono andato per banale leggerezza”.
Stupidata? Banale leggerezza? Eh no!!! Seguitemi bene: Tremonti – che ancor peggio del suo predecessore Vincenzo Visco – pretende di ridurre a zero l’uso del contante, reintroduce i libri fornitori e clienti e sa Dio cos’altro ancora, che non abolisce gli studi di settore, che ha introdotto lo speso metro nell’intento di inseguire la tracciabilità totale dei nostri denari, definisce una “leggerezza” il pagamento cash del suo affitto? Ok, ci stiamo, perfetto! Però, cari lettori resistenti al fisco, da oggi sapete ufficialmente che evadere le tasse non è reato, semmai una “leggerezza”. In fondo, non abbiamo sempre ritenuto che “se le tasse sono un furto non pagarle è legittima difesa”? “Certochesììì”, ancor di più, come attestato dal superministro economico, quando si hanno alle calcagna loschi figuri in divisa grigio-verde.
Grazie Voltremont, da domani sapremo cosa rispondere ai suoi funzionari.
dare ad ogni contribuente la possibilità di detrarre dal proprio reddito, ogni spesa documentata sostenuta serve anche a smascherare le bustarelle, le tangenti, e quant’altro di illegale vi sia. Se io pago ed esigo una ricevuta fiscale o uno scontrino, i soldi che verso ad altri come fanno ad essere considerati tangenti? Comunque, da quando esistono gli stati, chi governa fa le leggi a suo uso e consumo. I più furbi riescono a far credere di operare per il bene di tutti, ma poi, quando li si smaschera…. aveva ragione quel tale ad affermare che i politici siano essenzialmente dei falliti, che vivono e si beano dell’approvazione altrui… il popolo dovrebbe essere meno bue. Conseguentemente anche i politici sarebbero diversi.
Per Robero Porcu: Di questo passo mi pare che tu voglia cantare il pena a Tremonti:da parte mia no assolutamente perche’ricordo che quando c’era il governo Prodi/Visco,non perdeva occasine nel criticare aspramente tutta le operazioni fiscali loro.Lui e’riscito ad essetre peggio di Visco,istituendo un fisco talmenteoppressivo,da fare inpallidire la Stasi o il Kgb.Egli stesso che per televisione diceva agli italiani:Noi simo tranquilli,stiamo meglio degli altri,anzi non siate pessimisti,abbiate fiducia che il peggio e’passato e spendete perche’ cio’fa bene all’economia.Noi non metteremo mai le mani nelle tasche dei cittadini e ha avuto la faccia tosta,anzi direi come il sedere se non avessi timore di offendere il sedere,di ripetere di non avere aumentato le tass,anche due giorni fa quando sul tg,dava la su versione dei fatti.E poi,tutto quel lustro che gli si da per aver tenuto i conti in ordine,a mio modestissimo giudizio,in sintesi,sono capaci tutti a tagliare ma,un vero ministro dell’economia e’ ben diverso da lui,programma da un canto una minor spesa,ma soprattutto un piano di sviluppo,strade tassativamente simultanee;lui e’stato capace di fare solo il travet contabile arrecando una botta solenne alla ripresa del paese,per chissa’ quanto tempo.Ecco il controsenso;un governo che si definisce liberale e liberista si e’ affidato ad un ministra socialista con la visione dello statalismo e viceversa in precedenza un governo di sinistra non era riuscito ad esprimere se non un democristiano alla sua guida.
Che ci sia cascato come una pera cotta, sta bene, ne do atto. Che lo abbia fatto per arraffare, è tutto da dimostrare. Per sostituirlo tu nomini Martino che ha tutta la mia fiducia, e di più ancora, ma che però oggi non me ce lo vedo in quella posizione. So che insegna o insegnava economia alla Luiss, ma me lo vedo valido per una impostazione politica, non tanto per i conteggi da ragioniere. Tremonti è, per me, più precisino. Poi ti squalifichi candidando Bortolussi, e devo spiegarti. Ti premetto che a me sono indigeste le associazioni imprenditoriali e quelle sindacali, detto questo, sappi che a Mestre ci sono due associazione artigianali: la CNA che prima era PCI ed ora DS e la CGIA che un tempo era democristiana, poi i democristiani scivolarono a sinistra e con essi la CGIA. L’impiegato a capo, superpagato, perché bada che di un burocrate si tratta, è il tuo Bortolussi. E’ di sinistra, questo deve esserti chiaro, io ho visto a Mestre varie elezioni con lui candidato, sempre a sinistra e penso sia anche arrivato ad essere eletto da qualche parte. Bel tipo. Come impiegato al vertice di una associazione di artigiani, dovrebbe usare i soldi delle iscrizioni per azioni favorevoli agli artigiani, invece lui ha messo in piedi una squadra che ha lo scopo di esaminare leggi e statistiche ed uscirne poi con comunicati stampa fini a se stessi che non servono agli artigiani, ma solo alla sua visibilità politica.
Poi dici che Tremonti non sborsa, e per me fa bene, ché se allargasse i cordoni della borsa, i manutengoli con cui ha a che fare partirebbero al saccheggio, “attacco alla diligenza” lo chiamano. Se sborsasse, per tenere in rotta la barca, poi dovrebbe cercare altri fondi, e sempre dagli stessi ché la Casta è intoccabile.
I momenti per noi sono brutti e non lo sono per colpa di Tremonti, ma di quei disgraziati che si sono fatti eleggere al Parlamento Europeo e non hanno fatto il loro lavoro. Rosaria Bindi, con la sua aria di santerella, percepiva lo stipendio e batteva il Veneto a far proseliti. L’entrata nell’euro e tutte le leggi avrebbero dovuto essere discusse da persone preparate e poi combattute, mentre per i nostri partiti, la carica europea era un modo per pensionare e togliersi dai piedi qualcuno del proprio partito. Ad ogni discussione, gli altri si preparavano e si preparano tutt’ora, mentre i nostri eletti, usano la carica per fare villeggiatura e shopping, poi si presentano e chiedono: “cosa volete che facciamo ?” Questo mi è stato riferito da un amico altoatesino che lavora come interprete. I nostri eletti brillano solo per la loro eleganza. La crisi per noi comincia da lontano, dalle quote latte imposte e supinamente accettate, dalla 626 che la stessa Francia applicava alle aziende con più di 50 dipendenti. L’Italia aveva una vocazione manufatturiera che è stata ostacolata in ogni modo. Sto scrivendo a getto e mi accorgo che salto di palo in frasca. Ho detto della mia avversione per le associazioni di categoria e sindacati, vorrei spiegarti dell’EBAV, Ente Bilaterale Artigianato Veneto dove Bilaterale sta per Pappa e Ciccia tra associazioni e sindacati. Una porcheria nata in Veneto (dove gli imprenditori pensano a lavorare supinamente) e copiata in altre regioni, in considerazione che c’era la possibilità di accasare un bel po’ di clientela. Per non tediarti, e perché ho altri impegni, ti invito ad andar a leggerti tutto nel sito della LIFE.
Caro Roberto, guarda che so chi è e da che parte pende Bortolussi. E’ stato candidato per la sinistra contro Zaia.
Il punto è che le prossime elezioni credo le vincerà la sinistra, e tra un emulo di TPS o di Visco, preferirei mille volte un Bortolussi. Che è piuttosto lontano dalle mie posizioni, visto che io sono filo-nuclearista, pro agritech, e liberale (ma ha ancora senso tale vocabolo? Fra un po’ anche Veltroni sosterrà di esserlo. Ma anche no).
Quindi vedi un po’ tu.
Fatto sta che Tremonti dovrebbe tagliare le spese, il modo c’è.
Non è possibile abusare del potere per sodomizzarsi i contribuenti, e rispettare le regole quando devi proteggerli.
Tra l’altro mi pare che Tremonti calpesti senza ritegno lo statuto del contribuente.
E poi non era lui a dire che bisognava tagliare le tasse per far crescerel’economia? Vale solo per le sue?
Guarda, questo ci sta solo pigliando per il cesto, sarei meglio io come ministro dell’economia.
Anche perché, sbattendomene gran poco di fare il politico, darei dei tagli alla spesa che lèvati!
E anche alle tasse.
Per tagliarlesarebbe necessario che si eliminasse il sostituto d’imposta, così i dipendenti vedrebbero quanto versano in realtà. Ma la cosa è fattibile anche in altro modo.
Chi ha un’impresa non fa altro che approntare la normale busta paga, che è incomprensibile per lo stesso motivo di sopra, e unire un piccolo foglietto che spiega più o meno:
caro dipendente, tu all’impresa costi X, in tasca netto ti resta Y. La differenza Z se la pappa lo Stato.
A buon intenditor poche parole. So che l’esperimento è stato già tentato provocando la sollevazione dei sindacati, ma non mi risulta che sia reato.
Oh, ci sono le associazioni di categoria per mettersi d’accordo e agire all’unisono.
Platone nella Repubblica cosi’ dice.se vanno al potere dei pezzenti avidi di beni personali e convinti di dover ricavare il loro bene di li..ilgoverno e’oggetto di contesa ed una simile guerra civile ed intestina rovina con loro tutto il resto dello stato.None’forse quello che avviene da oltre 60 anni in questo paese?Purtroppo di questo passo i pezzenti – a dir poco.- ora ammontano a 2.000.000,che protraggono il loro dominio oppressivo su di noi auto legittimandosi. e legittimando qualsisi ignobile azione nei nostri confronti.Si avverte tra la gente un magma esplosivo sempre piu’crescente,ma la troppa assuefazione al malaffare quotidiano di questa famigerata classe politica consociata col sindacato,confindustria e lobbies di potere,hanno causato la decadenza della dignita’ in tutti noi ed i valori della liberta’ edeldiritto,sono diventati astrazioni da salotto bene,e non piu’ cardini indissolubili del vivere civile.Oltre a cio’ la manomissione dell’ informazione ,da parte delpotere potere,che seppure faraburro,scemo.non e’,contribuisce a deformare la compresione dei fatti, a mistificarla e percio’a confondere la capacita’ e la liberta’di giudicare.Personalmente sono pessimista in un ribaltamento della situazione,petche’in queste condizioni,se ci sara’ un processo evolutivo,sara’ lungo e doloroso,a meno che .come io spero vivamente,avennga il big bang.
Eh no! Qui siete tutti cattivoni!
Milanese dava la casa in comodato gratuito a Tremonti. Non è mica un reato.
E Tremonti dava la mancetta settimanale sl suo amico. Non è mica reato.
Vero è che se lo facciamo noi, subito i sottoposti di Tremonti ci contestano un’evidente evasione, ma a Giulietto no! Non si può mica. E’ bello, bvavo, e ha la evve.
Certo che come faccia di culo si difende bene.
C’è qualcuno che può sostituirlo? Ma certo: Antonio Martino mi sembra potrebbe egregiamente, ma anche Bortolussi (quello della CGIA di Mestre), se preferite. Che se è vero che Tremonti non fa le leggi, è anche vero che le leggi senza copertura non dovrebbero essere approvate. E comunque basta che Tremonti non sborsi e siamo a posto, non è mica difficile. Quante volte lo Stato itaGliano ti fa aspettare anni per un rimborso fiscale?
Magari lo fa arrivare ai tuoi eredi, così può tassarli sul rimborso postumo.
Ma che Stato ladro.
Una volta ero di Controcorrente Giovani de il Giornale di Montanelli e, sarà per questo che continua a piacermi steccare nel coro.
A me Tremonti piace. Piaceva sin da quando era un professore di Pavia e pochi ne avevano sentito parlare. Ha l’incarico di reggere la barra dell’economia e, sempre secondo me, lo fa bene e con lui non arriveremo a naufragare.
Il problema è che c’è una spesa pubblica enorme e lui ha pubblicamente dichiarato quanto gli serve per riaggiustare i conti. Dobbiamo prendercela con la B.B. della politica che non fa un passetto indietro. Le leggi non le fa e non le può fare Tremonti. C’è uno che vuole le dependance dei ministeri e non ne vuol sentire di eliminare le Province. Ridurre il numero dei parlamentari penso sia di competenza costituzionale e, “manco pel c.” quelli che hanno conquistato la poltroncina voteranno mai per farsela togliere di sotto. C’è un finanziamento dei partiti che viola palesemente la volontà degli italiani, fu avvallato dal tal Oscar Luigi, superpagato per essere il garante della Costituzione e che per questo meriterebbe la fucilazione alla schiena. Appena tre mesi fa tal “on” Ugo Sposetti (già tesoriere del PD) presentò la proposta di legge di quadruplicare detto finanziamento, con l’avvallo di una bella ammucchiata bipartisan di altri “on”. I senatori, penso ricordiate tutti cosa hanno fatto per salvare il loro portafogli.
C’è la concreta impossibilità a che la Casta si limi le unghie di sua iniziativa. Il “presidente della Camera” ha il cognato, mi pare vivano anche insieme, che ha fondi nei paradisi fiscali, ma trattandosi di “fatti di Casta” nessuno si pone il dubbio che questi sia un prestanome e che, forse, fondi occulti ad averli sono in molti tra i parlamentari. Ma i magistrati “di Casta” danno la caccia essenzialmente a Berlusconi. Il clima che sta montando nelle strade è quello antecedente la Rivoluzione Francese: se clero e nobili non capiscono la situazione, dovrà essere il terzo stato a convincerli, altra possibilità non esiste, poi magari cadremo tutti dalla padella nella brace, ma per loro sarà molto peggio. Io penso che Tremonti faccia quel che può e che i quattrini vada a prenderli dai soli che sono impediti dal non darglieli, deve andarli a prendere per non far naufragare la barca.
Abbandonare l’incarico in questo momento, io penso lui lo avverta come una fuga. Rimuoverlo come la Casta vorrebbe, … beh, lo avrebbero già fatto se ci fosse un altro che potesse sostituirlo.
Ha ragione Marcello: delinquente aguzzino!
Leonardo è da due giorni che non penso altro che a questa storia e volevo mandarti una e-mail eventualmente da pubblicare sul sito per condividere con altri libertari il mio pensiero ma…mi hai preceduto.
Di nuovo l’unico pensiero che mi viene in mente è che un personaggio del genere andrebbe semplicemente messo al rogo, ma prima randellato per bene, delinquente, infame che non è altro, lui e tutti i suoi servi. Mi auguro che solo uno degli anatemi che lancio giornalmente arrivi a segno, nel giro di due giorni avremmo un parlamento nuovo di zecca…gli altri? Questi delinquenti? Tutti in carcere perché è li che devono stare i delinquenti, oppure….non lo posso dire non vorrei ritrovarmi le forze del dis-“ordine” in casa!
Delinquente, aguzzino senza vergogna, cazzo è riuscito a superare il Cirino Pomicino di qualche post fà, non c’è limite al peggio con questi schifosi e viscidi elementi.
non pagare le tasse significa acquisire un vantaggio sui concorrenti.
è una distorsione del mercato.
sul web sta circolando voce che tremonti sia legato da relazione sentimentale con milanese .. da qui il suo stare in quella casa gratuitamente.
Se sei il Miragliotta che ho conosciuto in Life, piacere di reincontrarti. Questo sito è la piazza degli uomini liberi.
Ciao
E’ lui Roberto, mi piace la tua definizione di questo sito: HAI AZZECCATO IN PIENO
Piacere reciproco Roberto. Ricordo spesso anche in questa “piazza” le battaglie LIFE in Veneto, Piemonte, Friuli e Lombardia. La battaglia continua: fino all’ultimo attimo !!!
Una cricca di papponi malavitosi che pretendono di tenerci per la cavezza come dei somari da soma. Ed intanto fare i loro porci comodi !!!
Mi associo ai due commenti di cui sopra
Oggi abbiamo capito che il contante è la salvezza di ognuno di noi. Dobbiamo assolutamente opporci alla bancalizzazione dei movimenti di denaro. Con quel sistema siamo tutti fregati!! Viva il conante e soprattutto viva l’ORO, contante per eccellenza.
lo Stato non è né più né meno che un’associazione per delinquere autolegalizzatasi con l’adesione passiva del parco buoi-ammasso di schiavi.