“Mi hanno dato un piedistallo dove, su, c’era una croce. E quando si è trattato di prendere decisioni impopolari dal Pdl più che dal Pd sono state prese delle distanze. Per me è stata realmente una via crucis.” (M. Monti)
Che Mario Monti considerasse se stesso il salvatore della patria fu chiaro fin dall’esordio del governo tecnico, quando presentò il primo decreto legge (pieno di tasse) denominandolo “salva-Italia”. Tuttavia, non pensavo che arrivasse persino a considerarsi in tutto e per tutto come Gesù Cristo. Evidentemente mi sbagliavo, lo sottovalutavo.
Che un politico vada dicendo che lavora “per il bene del Paese” o “a servizio dei cittadini” è cosa che non stupisce nessuno, ancorché dovrebbero essere in pochi, ormai, a credere ad affermazioni del genere.
Tuttavia, arrivare a tracciare un parallelo tra la propria attività di governo e la via crucis mi sembra davvero eccessivo.
Durante l’anno alla presidenza del Consiglio, Monti è stato incensato dalla stampa domestica e internazionale, oltre che dai colleghi di governo di mezzo mondo. Al temine di questa esperienza, tra l’altro, l’avrebbe atteso un seggio di senatore a vita, chissà perché riservatogli dal suo mentore Napolitano giusto qualche giorno prima di conferirgli l’incarico di formare un governo che sostituisse quello dello “spintaneamente” dimissionario Berlusconi. Dubito che occupare a vita un seggio a palazzo Madama sia paragonabile all’essere crocefisso sul Golgota.
Ciò detto, se davvero i mesi al governo sono stati una via crucis, non si capisce per quale motivo Monti, dopo aver ripetutamente affermato che non avrebbe continuato a fare politica, abbia poi deciso di guidare una formazione centrista dal (non tanto) vago sapore democristiano. Già ha detto che prendendo questa decisione ha anteposto l’interesse dell’Italia al proprio, e fin qui siamo a un classico del frasario politico, come dicevo poc’anzi. Proprio per questo, l’affermazione appare poco credibile, anche se proveniente da Mr. Credibilità.
In definitiva, trovo di dubbio gusto che Monti abbia più o meno esplicitamente paragonato se stesso a Gesù Cristo, non ultimo perché Napolitano, in tutta questa storia, avrebbe nientemeno che il ruolo del Buon Dio. Va bene che il presidente non è più comunista come da giovane, ma mi pare che saremmo in piena blasfemia.
Se per qualcuno il governo Monti è stata una via crucis, questi sono i contribuenti italiani.
Miracolo !! miracolo !! ci ha salvati !! ma allora è un Santo !!! hoooo grazie al cielo siamo fuori pericolo,ti prego professore aumenta ancora le tasse,aumentaci L”iva al 30% !!! facci ancora un,altro miracolo !!!!Solo che i Santi i miracoli li fanno gratis,mentre “lui” in un anno ha intascato circa 500.000 Euro !!!!!
Monti liquidatore fallimentare !!
Bruxelles (Belgio), 23 gen. (LaPresse) – E’ “quasi stabile” al 90% del Pil il debito pubblico dell’eurozona alla fine del terzo trimestre del 2012, a fronte dell’89,9% di tre mesi prima, mentre quello italiano vola dal 126% al livello record del 127,3%. Lo rileva Eurostat. Tra i 27 Paesi Ue l’unico rapporto debito/Pil superiore è quello della Grecia, che si posiziona al 152,6% dal 149,2% di fine giugno. Tuttavia su base annua il debito italiano cresce di 7,4 punti percentuali dal 119,9% del Pil, mentre quello greco mostra un taglio di 11,1 punti.
…ahhh ragioniere, ci dica ancora che ha salvato l’Italia,…
Su 27 paesi l’unico a peggiorare guarda caso chi è… per fortuna che abbiamo un bocconiano al timone…