C’era una volta, il Circo padano. Oggi ci sono gli alieni extrapadani. Il primo, qualcuno di voi se lo ricorda certamente, lo volle Bossi in persona per mostrare al mondo che nelle terre del Po c’era tutto quel che serviva, nani e ballerine comprese. L’iniziativa, come tutte quelle volute dal “capo”, fallì miseramente, con somma gioia delle famiglie Togni ed Orfei. Inoltre, la gente si accorse che bastava un pagliaccio a Gemonio per far ridere tutti. Oggi, per non dimenticare i tempi perduti, ci sono i marziani che imperversano e i marxisti che comandano, al punto che dopo esser diventati ministri dell’Interno (ruolo d’ordine per il mantenimento dell’unità’Italia), adesso sono assurti a segretari 2.0.
Fino ad oggi, non ho mai voluto intervenire su questo giornale in merito alle vicende leghiste(seppur consapevole di averne i titoli per farlo), ma quando ho letto che Roberto Maroni ha firmato, ‘(cum) gaudium magnum’, il manifesto “3L”, ovvero quello del partito di Giulio Tremonti (uno che sostiene che Toni Negri dice cose sensate), mi è tornato alla mente il “Circo padano”, che solo avanti ieri dava il meglio di sé in parlamento con i deputati leghisti che tenevano bordone al “commercialista” valtellinese (ora nuovamente loro alleato) e a Silvio Berlusconi (che parrebbe intenzionato a ripresentarsi con il Carroccio al suo fianco).
Mentre “Voltremont” tassava, i leghisti tacevano e assecondavano i pruriti beferiani del “super-ministro” dell’Economia, dimenticando che negli ultimi otto anni di governo PDL-LEGA post 2000, i lumbard han votato tutto ciò che gli han chiesto di votare, soprattutto in materia fiscale. Al netto delle leggi ad personam – che qui non ci interessano – i padani hanno approvato quanto segue:
1. Tassa di 30 euro più marca da bollo di 8 per ogni ricorso al giudice di pace.
2. Eliminata la detrazione del 19% per gli acquisti di abbonamenti ai trasporti pubblici locali;
3. Eliminata la detrazione del 19% per le spese di aggiornamento degli insegnanti.
4. Cancellato il credito d’ imposta, introdotto da Prodi, del 10% alle imprese che fanno ricerca ed innovazione.
5. Niente restituzione fiscal drag a lavoratori e imprese.
6. Introduzione della cosiddetta tassa sulla tecnologia (lettori multimediali, telef. cellulari, computer). Costerà circa 100 euro a famiglia.
7. Aumento tariffe dell’acqua (grazie alla privatizzazione fatta da Tremonti, art. 23 bis decreto legge 133/2008).
8. Aumento delle tariffe postali.
9. Aumento pedaggi austostrade Anas.
10. Aumento di 3 euro sui biglietti aerei per chi parte da Roma e Milano, per qualsiasi destinazione e su qualunque compagnia, low cost incluse.
11. Aumento biglietti dei treni, sia regionali che a lunga percorrenza.
12. Raddoppio dell’ IVA sugli abbonamenti alle pay tv.
13. Tabacchi: aumentano sigarette low cost e “fai da te”.
14. Aumento canone Rai.
15. Confermata l’ applicazione dell’ Iva sulla tassa rifiuti, nonostante sentenza contraria Corte Cosituzionale.
16. Stretta fiscale sulle compagnie assicurative (che sicuramente si rifaranno sugli assicurati).
17. Imposta di scopo (i comuni possono istituire nuovi tributi, ad es. tassa di soggiorno per i turisti) per favorire investimenti nel territorio comunale.
18. Concessa alle regioni la possibilità di aumentare fino al 3% l’ addizionale Irpef (causa i continui tagli agli enti locali).
19. Istituzione pedaggio su alcuni raccordi autostradali (ad es. Firenze-Siena, Roma-Fiumicino, Salerno-Avellino, tangenziale Bologna).
20. Aumento aliquota contributiva, dal 25 al 26%, per iscritti a gestione separata INPS (professionisti senza previdenza di categoria, venditori a domicilio e lavoratori autonomi occasionali)
21. Aumentato al 10% (dal 7-8) l’“aggio” per la riscossione dei tributi concesso alla Riscossione spa. La nuova norma implica un aggravio per il contribuente pari al 2.5% circa in caso di pagamento dopo il sessantesimo giorno.
22. Aumento delle accise della benzina nella seconda manovra estiva.
23. Aumento delle accise sulle sigarette.
24. Aumento dell’Iva dal 20 al 21%.
25. Aumento di 1 euro sui biglietti dei cinema per finanziare il F.U.S.
A questo punto ho perso il conto, ma son sicuro che ho dimenticato qualcosa per strada e mi affido a voi lettori per aggiornare l’elenco (Imu calderoliana compresa). Ci terrei, per correttezza, a ricordare anche – in questi tempi di giustificato odio nei confronti di Equitalia – che è stato quel genio di Tremonti, con l’avallo della immarcescibile Lega Nord, a trasformare l’ente pubblico capeggiato da Befera in un taglieggiatore fiscale, introducendo finanche il “solve et repete”, ovvero l’infame principio per cui è il contribuente a dover dimostrare di essere in regola e non viceversa, come accade invece nei paesi civili.
Io non sono di quelli che hanno la memoria corta su certi argomenti. Cosa combinano i due di cui sopra quando sono alleati è bene farlo sapere a tutti gli indipendentisti.
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[…] minimo è distante anni luce sia da chi ha promesso meno tasse per tutti, salvo poi realizzare Equitalia e approvare varie tasse, accise e patrimoniali, sia dai firmatari di manifesti di proposte tese alla riduzione della spesa pubblica solo del -1,2% […]
Solo una precisazione.I’inversione dell’onere della prova a carico del contribuente è stata introdotta per la prima volta in italia dal “vampiro” visco con gli studi di settore,poi è stata estesa successivamente da tremonti con il redditometro(ke entrerà in vigore da gennaio),ma si tratta di una cosa diversa dal cosidetto “solve et repete”.Quest’ultimo,infatti,è quel principio illiberale secondo cui il contribuente,ancorchè innocente, deve pagare anticipatamente 1/3 della presunta evasione contestata dall’agenzia delle entrate,pena l’impossibilità di poter fare ricorso.In pratica se ti contestano un evasione di 1 milione di euro, tu devi anticiparne 333.000 a titolo di cauzione che ti verranno poi restituiti(dopo chissà quanti anni)una volta che avrai vinto il ricorso in commissione tributaria.Se tu non puoi pagare la cauzione, allora la pratica passa direttamente ad equitalia,la quale può pignorarti direttamente beni per un valore di 1 milione di euro(cioè la cifra che l’ADE ti ha contestato) più tutte le sanzioni accessorie,more e interessi vari che possono fare lievitare la cifra finale anche 40-50% in più.In pratica, un vero e prorio furto con scasso.Naturalmente la lega è complice in tutto ciò visto che loro hanno votato tutte queste norme liberticide senza fare alcuna obiezione.
Neanch’io sono di memoria corta. Il nocciolo è che la gente non è informata e assegna in base all’emozione e al pregiudizio valore alle cose alle persone. Quindi se tu parli sempre di tasse sei un tassatore di sinistra quasi sempre, se dici sempre che le tasse sono da ridurre ti crederanno un liberale.
Ha ragione Ron Paul nel suo ultimo discorso al congresso, il 14 dicembre 2012 ha detto :
“un enorme, ma mai menzionato, accordo bipartisan tenuto ben segreto permette che la spesa continui ad aumentare. Una parte non cede un penny sulle spese militari, l’altra non cede un penny sulle spese per il welfare, mentre entrambe supportano i salvataggi ed i sussidi alle elite bancarie e corporative. E la spesa aumenta tanto quanto l’economia si indebolisce, continuando questa spirale verso il basso. Così, mentre il governo continua a fare truffe in giro, le nostre libertà e la nostra ricchezza vengono bruciate nelle fiamme di una politica estera che ci rende meno sicuri”.
traslando i concetti nella tradizione cattocomunista, specialià mondiale di casa nostra, abbiamo la spiegazione di cosa sono e fanno la lega 2.0, quella che di prima, alla barba di tutti i leghisti in buona fede e creduloni !! E la cosa riguarda il resto dei partiti, vecchi e decotti per il solo fatto di esistere e chiamarsi cosi. E il resto dei beoti elettori.
Ron paul il 14 dic… oggi è il 12…
mi scuso, il discorso del 14.11.2012