In Economia

DI FRANCESCO CARBONE*

C’è una storiella usata dai proseliti della MMT che vorrebbe far comprendere all’uomo comune, inesperto di economia, i miracoli che la loro pseudoteoria monetaria sarebbe in grado di realizzare qualora messa in pratica. Forse l’avete già letta, è quella del paesello delle Fiandre depresso economicamente a causa dei debiti. L’arrivo provvidenziale di un turista che visita un albergo, senza neanche pernottare, sblocca la situazione e rilancia l’economia. L’ho segnalata ieri e la potete leggere qua.

E’ importante analizzare queste storielle perché ci permettono di far capire ai meno esperti i trucchi illusionistici della MMT (Modern Money Theory, teoria moderna della moneta) la quale, stando a quello che predica, andrebbe meglio ribattezzata come Magic Money Theory, teoria magica della moneta. Leggendo la storiella si ha subito l’impressione di avere di fronte un qualche curioso indovinello con tanto di inghippo. Purtroppo la maggior parte delle persone non abituate al ragionamento economico non sono in grado di arrivare da sole alla soluzione e finiscono col bersi ingenuamente, magari anche in preda allo stupore, la falsa soluzione che viene fornita nel testo.

Su facebook noto tantissime persone che grazie alla MMT pensano di aver capito tutto di economia e moneta. Invece hanno solo scoperto delle mezze verità e senza saperlo si stanno facendo trascinare in pericolose trappole intellettuali dalle conseguenze economiche potenzialmente disastrose.

Vediamo quindi, cosa c’è che non va nella storiella presentata dalla MMT. Se volete una spiegazione sintetica del trucco leggetevi tra i commenti, al link già fornito sopra, il post di Ashoka. Qua di seguito fornirò invece una spiegazione più esaustiva.

1) Già la premessa che introduce la storiella è una mezza verità, e in quanto tale piuttosto cretina. Se tutti sono indebitati e vivono tempi duri, infatti, la prima domanda lecita da porsi sarebbe: ohibò e chi sarebbero mai gli sfortunati creditori destinati a una massiccia svalutazione dei propri crediti? L’esempio mostra però una realtà differente: oltre ad essere tutti indebitati, sono anche tutti creditori, in una sorta di demenziale struttura circolare che per quanto voglia essere esemplificativa della realtà, non lo è affatto. Basterebbe che l’ultimo dei soggetti non avesse a sua volta un debito che i soldi lasciati dal turista finirebbero con l’estinguere tutti i debiti trasformando l’albergatore in un volgare ladro e lo straniero in una povera vittima di un furto.

2) Nella situazione così come ci viene descritta, tuttavia, basterebbe che uno qualsiasi dei soggetti racimolasse 100 euro con la vendita di un proprio servizio per pagare il creditore successivo e risolvere alla stessa maniera la lunga catena senza bisogno del turista scemo che arriva da Bruxelles a lasciare la banconota sul banco. Analogamente, uno qualunque degli indebitati (allo stesso tempo creditore) potrebbe chiedere a prestito i 100 euro da qualcun altro del paesello che vanta un saldo monetario positivo e quindi risolvere il circolo di debiti e crediti alla fine del quale restituirà il debito originario (non teniamo conto degli interessi visto che non sono citati neanche nell’esempio).

3) Evidentemente l’intera storiella vuole sottintendere che quei 100 euro necessari a innescare il clearingdel finto problema debitorio presente nel sistema non ci siano affatto; serve quindi un deux ex machinache li metta dentro così da innescare la serie di pagamenti. Ma in tal caso, anche se questo avvenisse e la città finalmente si liberasse dai debiti (e dai corrispettivi crediti), i cittadini ricomincerebbero subito a spendere che cosa? In realtà si ritroverebbero nella situazione originaria, cioé vivendo in tempi duri anche in assenza di quella stupida situazione di debiti e crediti mutuamente compensabili. In effetti il giro dei 100 euro serve semplicemente a cancellare debiti e crediti da una serie di bilanci personali che già mostravano un saldo pari a zero! Forse per innescare realmente un effetto positivo nell’economia della cittadina delle Fiandre servirebbe piuttosto un turista ancora più scemo, del tipo di quello presente in Trainspotting, ve lo ricordate? Entra nel pub ad Edimburgo, chiede della toilette, i presenti lo seguono nel bagno, lo saccagnano di botte e gli portano via tutto quel che ha (al minuto 36:20). Ma anche in tal caso il sistema ripartirebbe solo grazie al furto e ad una povera vittima.

4) I soggetti della storiella non sono evidentemente agenti economici caratterizzati da spirito imprenditoriale, sono piuttosto pinguini robotizzati, come li definisce Huerta de Soto nelle lezioni di A Scuola di Economia. In altre parole nell’esempio nella cittadina delle Fiandre è assente la benché minima funzione imprenditoriale. Non ci deve affatto stupire quindi che se la passino davvero male: a creare ricchezza è la funzione imprenditoriale dell’essere umano, non lo Stato (checché ne dica Barnard! Svegliatevi dal torpore statalista in cui la MMT vi ha del tutto anestetizzato, leggetevi Oltre la Democrazia!). Addirittura sembra che i soggetti coinvolti siano uno più idiota dell’altro visto che non riescono a risolvere quella situazione di debito/credito in maniera spontanea ricorrendo ad una clearing house o ancora più semplicemente attraverso l’emissione di un coupon, valido ad esempio per tot giorni di pernottamento, tot chili di carne, tot ciulate con la prostituta, etc.

5) Ammessa la carenza di denaro “istituzionale”, come in realtà la storiella cercherebbe di insinuare, l’imprenditorialità di qualche soggetto più sveglio degli altri troverebbe la via clearing del debito proponendo al “mercato” un bene monetario alternativo, altamente commerciabile, adatto a funzionare come mezzo di scambio. I carcerati, ad esempio, pare che in prigione dove non gira molto contante, usino le sigarette. Ed è anche proprio così che è nato il denaro, emergendo spontaneamente, grazie all’imprenditorialità umana, come il bene economico più commerciabile (si legga Cosa è il Denaro, o laTragedia dell’Euro). I cialtroni illusionisti della MMT fanno finta di non capirlo visto che il loro unico scopo è quello di mantenere inalterato il monopolio della stampante monetaria ma di impossessarsene per benefici personali. Il problema di carenza monetaria può essere risolto sempre facilmente ammettendo la competitività nella produzione ed emissione privatistica di moneta. Se invece lo Stato non ammette concorrenza negli affari monetari è proprio perché la moneta da esso prodotta è estremamente scadente e in un libero mercato sarebbe rimpiazzata e scacciata dalla moneta buona (tranne forse la parte necessaria a pagare le tasse nel caso in cui lo Stato chiedesse il pagamento esclusivo con la moneta cattiva da esso prodotta). Per i cialtroni illusionisti della MMT non esiste invece altra moneta ammissibile se non quella cattiva e di qualità scadente prodotta dallo Stato.

6) La conclusione “e vissero tutti felici e contenti” costituisce ovviamente una chiusura ancora più idiota della premessa considerato, come già visto sopra, che coerentemente alla storiella i soldi non ci sono e nessuno può mettersi a spendere alcunché (il turista infatti se li riporta via). Tra l’altro come si dice, se errare è umano, perseverare è diabolico; se la prima volta gli abitanti del paesello si sono cacciati in quella situazione di stallo facendosi credito uno con l’altro, ripetere lo stesso errore sarebbe più che un comportamento da pinguini robotizzati, un errore da imbecilli. Ma non solo, la conclusione presenta quella stessa visione molto distorta dell’economia a causa della quale siamo tutt’oggi nei guai: non sono le spese, i consumi e i debiti a generare una crescita sostenibile nel lungo termine, ma i risparmi ben in allocati investimenti produttivi. Anche qualora l’economia avesse un boom basato su consumi e debito (evidentemente generato dallo stimolo monetario) esso sarebbe destinato, come insegna la Scuola Austriaca con la teoria del ciclo economico da essa sviluppata, a terminare presto o tardi con un bust o recessione.

7) In realtà tra le righe della storiella, ed esplicitamente nelle sue deliranti produzioni “teoriche”, la Magic Money Theory, cerca di insinuare che il debito sia una illusione, cioé che in realtà esso non esista. Come visto nel modellino tanto semplificato quanto totalmente irrealistico non esiste una reale situazione debitoria di alcun abitante (ciascun agente infatti ha un saldo pari a zero tra debiti e crediti) tuttavia nel sistema reale ci sono soggetti con una posizione debitoria netta e soggetti con una posizione creditoria netta. Il contratto di debito/credito è uno scambio di un bene presente per un bene futuro. Chi contrae debito dovrà essere in grado di ripagare il creditore con i flussi generati dalla propria attività lavorativa o imprenditoriale. Se non ci riesce fallirà e il creditore subirà un danno economico. Il problema del debito contratto dallo Stato, sul quale la MMT si focalizza in altre “storielle”, è invece di gran lunga più rilevante: lo Stato infatti contrae debito a nome di individui che neanche sono nati e che un domani, per poter rimborsare il credito, dovranno essere tassati maggiormente (si legga Oltre la Democrazia per comprendere come di fatto l’attuale sistema sia causa di debiti crescenti e insostenibili), pertanto è assolutamente immorale (come spiegava bene anche Rothbard). Il danno che esso genera nel momento in cui emerge la difficoltà a ripagare il debito si ripercuote inoltre in maniera duplice: sia sul creditore (i risparmiatori che hanno investito in titoli di stato,) sia sul debitore (i cittadini ai quali bisogna imporre tasse più elevate per cercare di ripagare interessi più elevati).

Direi che è tutto. Posso chiudere solo dicendo ancora un volta: diffidate delle teorie magiche e degli aspiranti stregoni che le diffondono. La Magic Money Theory è vecchia di oltre un secolo, era meglio nota come Chartalism, ed è stata pienamente demolita da numerosi economisti. La Scuola Austriaca di economia è coerente da oltre un secolo, è stata ignorata perché scomoda alle elite (si legga l’Odissea della Scuola Austriaca pubblicata proprio ieri), ed è l’unica che ancora oggi si fonda su basi solide in grado di spiegare l’economia per quella che è: una meravigliosa scienza sociale di cui tutti dovrebbero avere una minima conoscenza in quanto, per riprendere le parole di Mises, costituisce la spina dorsale della società.

 

*Link all’originale: http://www.usemlab.com/index.php?option=com_content&view=article&id=947%3Alillusionismo-economico-della-mmt&catid=38%3Ateoria&Itemid=139

 

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Showing 11 comments
  • Roger

    Sono arrivato a metà articolo prima di smettere di perdere tempo.

    1) la storiella menzionata non esiste; non l’ho mai sentita in un anno che seguo la questione crisi ed MMT.

    2) L’articolo è strampalato una infarcitura di balle e cita tutto fuorché la realtà. Pare scritto da qualcuno in preda agli effetti di psicotropi di qualche sostanza stupefacente, perché non c’è una singola virgola che attiene alla MMT o a qualsiasi altra teoria monetaria, economica e finanziaria esistente sulla faccia del pianeta.

    Scrivere queste pagliacciate è già di per sé una imbarazzante perdita di tempo, ma pubblicarle è anche da dementi.

  • francesco russo

    scusate la domanda, ma la cosiddetta MMT chi la propone?
    E’ una delle solite cazzate che girano in internet o c’è seriamente qualche fesso che ci fa ricerca?

    • Parla come Mangi

      Le idee non hanno padroni ma a differenza dei fessi, esse possono circolare liberamente mentre questi ultimi oltre la possibilità di auto-celebrarsi e di vantarsi di appartenere alla categoria dei “fenomeni”, viene anche offerta la possibilità di scrivere a vanvera.
      Che dire, si inneggia alla libertà di libertà di mercato (un’entità astratta, frutto esclusivamente delle nostre azioni) consegnandogli come agnello sacrificale gli stati.
      A me sembrano ragionamenti, quindi peggio ancora che semplici di scorsi, da TSO, stessa impostazione dell’attuale presidente del consiglio talmente bravo ed acclamato che ci è stato imposto.
      Per carità, se queste sono le premesse di ci dovrà venire, Dio ci scampi.

    • Roger

      Prima chiedi se sia vera e poi, senza saperlo, decidi già che chi la segue è un fesso.

      Sei fenomenale. Le risposte ai tuoi dubbi ci sono ma non vedo perché dovresti beneficiarne. Spendi il tuo tempo e compi la tua ricerca.
      Non vedo perché chi ritieni dei fessi dovrebbero farti un favore.

  • [email protected]

    Francesco Carbone è sempre un bene ricordare che la MMT non è sostenibile da nessuna logica.
    Semplificando, un sostenitore della MMT dirà, che per risolvere tutti i problemi è sufficiente stampare più soldi.
    Una persona, che anche fosse digiuna delle più basilari nozioni monetarie ma che fosse un minimo arguta, in quel caso osserverebbe: “fantastico!, quindi possiamo stampare tutti quanti…” ma lì nascono i problemi di sostenibilità della teoria da parte del promotore, sebbene si trovi di fronte ad un’ignorante in materia. Dovrebbe sostenere e spiegare perché solo lo stato può avere quel privilegio.
    Da quel punto in poi, se il promotore vuole avere la meglio dovrà essere veramente abile nelle arrampicate sui vetri.
    Secondo me, giocano proprio sul fatto che è una teoria talmente assurda che la gente non vedendone una logica ( perché non c’è ) non osa ammettere che non la capisce, e, per non apparire ignorante e la accetta passivamente per quello che promette.
    Un saluto .

  • nicola

    Salve volevo fare una domanda a Carbone che leggo il suo bloog ( ma faccio fatica a capire xche’ molto tecnico ) volevo sapere che cosa intendete voi ec. austriaci per libero mercato, che moneta ci dovrebbe essere per li scambi nel paese e tra i paesi, e se c’e’ posto per i piu’ sfortunati e poveri nel mercato libero, vi ringrazio in anticipo, saluti.

    • Antonino Trunfio

      Caro Nicola, chi fa domande è da ammirare. Segno che vuole capire.
      Tuttavia per spiegare qui cos’è il libero mercato, non c’è bisogno di convocare gli austriaci. Pensi alle due parole : libero e mercato. Vedrà che da solo si darà la risposta che cerca. Per la moneta, la consideri una merce come un’altra, ricordando che la moneta è la “merce” la cui funzione è quella di poter scambiare facilmente tutte le altre merci. Non le dovrebbe essere difficile compredere a quale moneta dovremmo aspirare tutti, a partire dai più sfortunati e poveri, i quali in un mondo libero, lo sarebbero molto meno di quanto non avvenga oggi in questo mondo per niente libero.

  • Fabio

    Questo articolo non merita null’altro che grasse risate viste le tali sciocchezze raccontata da dilettanti allo sbaraglio!.. Evitate di scrivere ancora sciocchezze del genere!.. “per aumentare il credito basta aumentare la produttività”.. Cambiate mestiere!..

    • leonardofaccoeditore

      CHE LAVORO FA LEI FENOMENO?

      • Antonino Trunfio

        il fenomeno, appunto !!! Leo…

      • Fabio

        l’economista.. al contrario tuo , che fai il pagliaccio invece..

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