Ed ecco l’ennesimo titolone suggestivo che invita a difenderci dagli speculatori.
Non più tardi di ieri, tra i vari commenti al mio articolo “THE END. Caro Marietto..” vedi qui , qualcuno diceva che questa situazione sia frutto di un mercato pazzo fatto da cani sciolti.
Purtroppo è talmente diffusa questa idea, grazie a stampa, tv e media in generale, che la maggior parte della gente la pensa cosí: questa crisi è colpa di un sistema finanziario fatto da pazzi. Gli economisti sono la causa dei nostri mali.
Basta, non ce la faccio più a sentire questi discorsi scellerati.
Faccio subito una premessa che prego di tenere a mente: lo speculatore esiste come esiste l’insider trader. Uno degli elementi che permette agli Istituzionali rendimenti maggiori, o comunque di anticipare il mercato, è l’asimmetria informativa: sanno le cose prima di noi.
Detto questo, non è vero che il mercato sia irrazionale. Poiché è composto da me, voi, tutti noi, se fosse irrazionale, vorrebbe dire che noi tutti che ne facciamo parte lo saremmo. Vi sentite pazzi? Purtroppo il mercato premia chi lo merita e punisce chi non vale. Tutti noi investitori prima o dopo, proprio per l’asimmetria informativa di cui sopra, confluiamo verso l’investimento efficiente.
Altro appunto che è stato fatto al mio articolo: lo spread è dato soltanto dalla mancanza di fiducia più o meno ingiustificata su un Paese, da un sentore. Quindi, quando i grandi investitori hanno il ciclo lo spread sale, quando sono soddisfatti dalla prestazione della sera prima scende. Non è cosi!
Ora, in questo articolo non voglio spiegare formulone complesse, voglio solo fornire qualche concetto base e convincere i lettori “complottisti” che i mercati seguono regole razionali, sperando nel supporto di tutti i trader ed esperti che fanno parte di RC.
La base di qualsiasi valutazione per un titolo sia esso azionario, obbligazionario o bond di Stato è il CAPM (Capital Asset Pricing Model). Il Capm misura il rendimento atteso di un titolo, sulla base del suo β, confrontandolo con il mercato e un titolo privo di rischio.
Prima cosa, capiamo il β cioè il coefficiente che misura la “sintonia” con il mercato di un titolo.
Βim=Cov(ri,rm)/Var (rm)
Facciamo un esempio pratico e consideriamo ENI.
Se il Ftse Mib crolla, ENI che fa? Quanto varia ENI insieme al mercato (covarianza) al variare di questo (varianza)? Se il Ftse Mib fa +1%, ENI quanto quota? Se:
β=1 allora fa +1% come il mercato; è perfettamente allineato
β> 1 allora salirà più dell’1%, cioè fa meglio del mercato
β<1 farà meno del +1% del Ftse Mib
β=0 è privo di rischio. Chi ha β=0? Il Bund a 2 anni, ad esempio.
Tanto più il β è distante da 1 tanto più il titolo è scorrelato all’indice e quindi rischioso.
ENI che, pesa per il 15% del listino, è molto vicina al rendimento del mercato, essendone quasi il driver, mentre le Cell Therapeutics sono molto ma molto più rischiose, anche per via del bilancio aziendale, e quindi offrono maggiori rendimenti.
Potete trovare i β aziendali sul Il Sole 24 Ore.
Effettuata questa doverosa premessa, il CAPM dice questo:
E[ri]=βim(E[rm]-rf)+rf
Cioè il rendimento del titolo i-esimo (ri) è funzione del suo β e della distanza tra il rendimento del mercato (rm) e il titolo risk free (rf). E[rm]-rf è la definizione di spread!
Esempio pratico: quanto deve quotare ENI?
Il rendimento di Eni (ri) è funzione di quanto è rischioso (β) e del differenziale tra il rendimento del mercato a cui appartiene (rm ; Ftse Mib) e il rendimento di un titolo risk free (rf; Bund tedesco ad esempio).
Possiamo quindi rispondere alla domanda “quanto deve quotare Eni”, asserendo che dipende da quanto è correlato al mercato (in funzione dei suoi fondamentali) e da come va il mercato il mercato in cui è inserito rispetto ad un mercato privo di rischio.
Esiste una retta che correla il rendimento (re) di un titolo al suo rischio (β): è la Security Market Line.
Il coefficiente angolare della retta, cioè quanto più è inclinata, è dato proprio dallo spread tra mercato e titolo risk free.
Cosa succede: gli investitori valutano il titolo che vogliono detenere in portafoglio secondo il metodo del CAPM. Se il titolo si colloca sopra la SML allora rende più di quanto richiesto, quindi è sottovalutato e tutti cercano di comprarlo. Se il titolo è sotto la SML rende meno di quanto richiesto e quindi è sopravvalutato e tutti cercano di venderlo. In questo modo i prezzi si riallineano! E’ interesse di tutti portare il titolo sulla SML per fare in modo che abbia il prezzo giusto.
Ognuno di noi, quindi, può costruire il suo portafoglio personale sulla base di rendimento desiderato e rischio. Voglio il 50% al giorno? So bene che il rischio a cui mi espongo sarà enorme.
Esiste una curva, denominata Frontiera Efficiente, che delinea tutti quei portafogli che hanno una combinazione rischio/rendimento giusta, cioè efficiente. Se il vostro portafoglio è su questa curva in neretto allora, essendo sulla frontiera efficiente, è teoricamente giusto!
Questa è la combinazione dei vostri investimenti:
Il pallino rosso indica il portafoglio di mercato, cioè il migliore possibile.
Il pallino giallo sulla frontiera efficiente indica un portafoglio corretto.
Tutti gli altri pallini gialli all’interno indicano gli investimenti di noi tutti, che avendo a disposizione più o meno informazioni, siamo più o meno lontani dalla frontiera efficiente.
Siete ancora convinti che i mercati siano pazzi e in preda a nevrotici?
*Link all’originale: http://www.rischiocalcolato.it/2012/07/speculatori-dove-siete.html
peccato che il capm sia una puttanata totale!
Questa è una mia lettera a Libero pubblicata oggi martedì 24 luglio.
Il governo si allarma per gli speculatori di agosto che vogliono affossare le imprese italiane.
Allarme inutile, ad affossarle ci sono già riusciti i partiti finanziati dallo stato e senza obbligo di bilanci, i sindacati finanziati dallo stato e senza obbligo di bilanci ed una burocrazia onnipresente che da partiti e sindacati trae motivo di crescita continua.
Roberto Porcù – Marcon (VE)
Morale: vivo in un paese di MERDA