Riportiamo un recente scritto del filosofo Agamben, davvero interessante. Parole quasi ovvie in bocca ad un secessionista o un ancap, ma che destano stupore se non scalpore pronunciate da un esponente considerato di sinistra. Parole talmente degne di nota da essere ricordate anche nella recente manifestazione contro il green pass di piazza san giovanni a roma. Avranno il coraggio questi filosofi di arrivare alla logica conseguenza sintetizzabile nelle parole di Miglio “Stare con chi si vuole e con chi ci vuole”?
L’Italia, come laboratorio politico dell’Occidente, in cui si elaborano in anticipo nella loro forma estrema le strategie dei poteri dominanti, è oggi un paese umanamente e politicamente in sfacelo, in cui una tirannide senza scrupoli e decisa a tutto si è alleata con una massa in preda a un terrore pseudoreligioso, pronta a sacrificare non soltanto quelle che si chiamavano un tempo libertà costituzionali, ma persino ogni calore nelle relazioni umane.
Credere infatti che il greenpass significhi il ritorno alla normalità è davvero ingenuo
Credere infatti che il greenpass significhi il ritorno alla normalità è davvero ingenuo. Così come si impone già un terzo vaccino, se ne imporranno dei nuovi e si dichiareranno nuove situazioni di emergenza e nuove zone rosse finché il governo e i poteri che esso esprime lo giudicherà utile. E a farne le spese saranno in primis proprio coloro che hanno incautamente obbedito.
pensare una società nella società, una comunità degli amici e dei vicini
In queste condizioni, senza deporre ogni possibile strumento di resistenza immediata, occorre che i dissidenti pensino a creare qualcosa come una società nella società, una comunità degli amici e dei vicini dentro la società dell’inimicizia e della distanza.
Le forme di questa nuova clandestinità, che dovrà rendersi il più possibile autonoma dalle istituzioni, andranno di volta in volta meditate e sperimentate, ma solo esse potranno garantire l’umana sopravvivenza in un mondo che si è votato a una più o meno consapevole autodistruzione.
https://www.quodlibet.it/giorgio-agamben-una-comunit-14-ella-societa
La soluzione prospettata dal Prof. Agamben di costruire comunità autonome all’interno della società massificata mi ha fatto venire in mente il tema centrale del libro di Ayn Rand “La rivolta di Atlante – Atlas Shrugged” dove industriali illuminati, artisti e scienziati liberi abbandonano un mondo politicamente e socialmente ammalato per creare una nuova società autonoma e libera. Purtroppo alla fine del libro la stessa scrittrice suggerisce quasi che questa soluzione sia quantomeno utopica auspicando comunque che tutti cerchino di vivere convintamente liberi e non rinunciando mai ai propri valori e convinzioni.