DI MURRAY N. ROTHBARD
Lungi dall’essere un paranoico o un determinista, l’analista della cospirazione è un prasseologo, cioè crede che le persone agiscano in modo mirato, che facciano scelte consapevoli per utilizzare i mezzi per raggiungere gli obiettivi. Quindi, se viene approvata una tariffa per l’acciaio, presume che l’industria siderurgica abbia fatto pressione per questo; se viene creato un progetto di lavori pubblici, ipotizza che sia stato promosso da un’alleanza di imprese di costruzione e sindacati che hanno goduto di appalti pubblici, e burocrati che hanno ampliato i loro posti di lavoro e i loro redditi. Sono gli oppositori dell’analisi “cospirazionista” che professano di credere che tutti gli eventi – almeno al governo – siano casuali e non pianificati, e che quindi le persone non si impegnino in scelte e pianificazioni mirate.
DI LYSANDER SPOONER
Quindi l’intera questione della legislazione, che ha raggiunto proporzioni gigantesche, ebbe la sua origine nelle cospirazioni che sono sempre esistite, tra la minoranza, allo scopo di tenere la maggioranza in servitù e di estorcerne il lavoro e tutti i profitti del lavoro. E i veri motivi e lo spirito che stanno alla base di tutta la legislazione – nonostante le finzioni o i travestimenti dietro i quali cercano di nascondersi – sono oggi gli stessi di sempre.