COVID 19, DAL VIRUS ALLE CONSEGUENZE ECONOMICHE2020-04-212020-04-22https://www.movimentolibertario.com/wp-content/uploads/2018/10/ezgif.com-resize.gifMovimento Libertariohttps://www.movimentolibertario.com/wp-content/uploads/2020/04/1_cf57wkadzfyrpyz8buayaw.jpg200px200px
Un momento, Leoluca: della propaganda statalista siamo vittime tutti. Eppure qualcuno è in grado di reagire, magari semplicemente informandosi. Sarà anche vero che la formazione accademica è tendenzialmente keynesiana ma non è che non esistano testi e docenti di diverso orientamento. Il rifiuto a priori di leggere libri alternativi è da imputare alla propaganda o a un’innata ottusità? Perché se la propaganda rende ottusi, dovremmo essere tutti keynesiani. Perfino nelle università statali italiane si riconosce che stampare oltre un certo limite significa svalutare una moneta e il suo potere d’acquisto con conseguente inflazione. Quindi se un commercialista mi viene a dire “i soldi si possono stampare”, vuol dire che ha superato alcuni esami con una commissione disattenta. Oppure riesce benissimo a capire tutto, malgrado la propaganda, e non è particolarmente attratto dalla buona fede. In ogni caso, mentre il cristianesimo visto da un ottica crociana (o finanche weberiana) ha lasciato qualcosa di concreto nello svolgimento dei rapporti umani pure in campo economico, il socialismo lascia soltanto macerie anche sul piano semplicemente teorico. Per tacere di quello dialettico. Quindi possiamo e dobbiamo non dirci socialisti o comunisti nella stessa misura in cui possiamo e dobbiamo non dirci fascisti. Alla faccia della propaganda.
leoluca
Come Benedetto Croce negli ultimi suoi anni non poté fare a meno di scrivere “Perché non possiamo non dirci cristiani…”.
Oggi la cultura imperante diffusa a piene mani, i luoghi comuni, le categorie di pensiero per affrontare il ragionamento hanno ecclissato la “societas cristiana”, per cui , aggiornando le parole, possiamo affermare: “Non possiamo non dirci socialisti (comunisti)!!”
Spero di non solleticare gli allergici alla parte della vita spirituale dell’uomo. Evidentemente il commercialista rispecchia una cultura diffusa e costruita dalla scuola statale di 160 anni di unità d’Italia. Se non riesce a capire che le tasse pagate da dipendenti pubblici non sono pagate, essendo una partita di giro; se non capisce che il denaro fiat, non corrispondente ad una effettiva produzione di beni, ha lo stesso effetto del denaro stampato da un falsario, salvo il diverso soggetto che ne beneficia gratuitamente; se non capisce che il pompare denaro fiat, mes o non mes, non produce nulla in quanto falso, ma solo danni al sistema economico reale; non è colpa sua, perché vittima della propaganda secolare dei parassiti socialisti.
Fabio
Splendide parole quelle di Leonardo, sempre ineccepibili.
Per chi vuole approfondire il discorso sull’indice delle libertà economiche : https://www.heritage.org/index/
leonardofaccoeditore
GRazie
Alessandro Colla
@eridanio. Infatti mi prendono per matto ma io non vorrei neanche spiegargliela, solo raccontargliela. E loro non vogliono starla a sentire. Ora: se il problema sono io che ho un modo di raccontare noioso e non coinvolgente, allora hanno tutta la mia comprensione e tutte le ragioni di quest’universo. Il problema è che non vogliono ascoltare da chiunque. Salin, Lottieri, Infantino, Facco, Ricossa che ahimé non c’è più e tanti altri ancora hanno sicuramente una prosa più brillante e più attraente della mia. Eppure ignorano anche loro. Forse hanno timore della nudità del re anderseniano: è duro il dover ammettere che le tasse servono solo per pagare gli stipendi di coloro che controllano se paghiamo le tasse.
eridanio
Cosi è, caro Colla, il socialismo è l’esito non intenzionale di una infantilità irrisolta. A tutti tocca l’esperienza, alcuni risolvono altri no. Molti di quelli che paiono aver risolto, a loro insaputa, rimangono portatori sani.
:-)
Fabio
Ale, come fa notare Renato LvMises Lanzini, se si ammette che anche gli statali pagano le tasse , triplicargli stipendi è una buona idea per uscire dal tunnel e sostenere i consumi.
Ma perché limitarci?
Decuplichiamoli allora, no?
Potremo disinnescare l’aumento dell’iva, ripagare il debito pubblico italiano, finanziare le missioni spaziali italiane, far vedere i sorci verdi a Trump e Putin…. non ci sarà più il tetto al cielo.
Paolo Luca Bernardini
Interessante discussione, ma se non si hanno le basi del pensiero libertario, non si comprendono i meccanismi di ragionamento. Caro Prof. Leo, è come un karateka che combatte con gli judoka. Sono tecniche diverse. Ridotti in forma trogloditica avremo modo di riflettere per anni su questo. Ridotti alla miseria assoluta.
leonardofaccoeditore
ahhahahahahahaha, professore sarà lei!!!!! ahahahaha
eridanio
“Possibile che chi esercita la professione di commercialista non conosca i fondamentali della storia del pensiero economico?”
Non solo! E’ anche peggio perché se provi a spiegargliela ti prendono per matto.
Per la gran parte sono braccia rubate alle faccende domestiche e alla puericultura tanto quanto alla zappa ed al tornio (nemmeno a controllo numerico).
Alessandro Colla
Che sciocchezza quell’intervento sulle tangenti. O si ammette che le imprese erano costrette a pagarle e quindi si riconosce che l’apparato pubblico è quello che è, oppure si dica chiaro e tondo che gli imprenditori avevano il desiderio di pagarle così come erano e sono ansiosi di pagare le tasse. Il denaro delle imposte per i servizi? Lo vediamo tutti come sono gestiti questi servizi. Anche il Belgio chiede il certificato di esistenza in vita? Vuol dire che Leonardo ha commesso un errore statistico. nel senso che non è solo l’Italia l’unica realtà iperstatalstica; ci sono anche il Belgio, la Grecia, la Francia, la Spagna, il Portogallo, la Tunisia, il Venezuela , , la Bielorussia, il Burundi. Il problema non è quanti stati chiedano un certo numero di certificati ma l’obbligo della certificazione inutile; che è richiesta solo dagli stati, a me privato non importa nulla che il mio cliente si presenti con certificazioni oggettivamente inutili: quando vedo l’assegno o la copia di avvenuto bonifico sono più che appagato. Senza la forza di lavoro del sud le regioni trainanti non sarebbero tali? Bene, vuol dire che si ammette il fallimento dell’unità d’Italia dal momento che per mangiare i meridionali sono costretti a emigrare. Se si è ridotto il ceto medio è perché la politica economica è stata estremamente mercantilistica, attraverso inflazione e leva fiscale, a vantaggio di ben identificabili gruppi collusi con il potere. Che c’entra il capitalismo che è l’esatta contrapposizione del mercantilismo? Possibile che chi esercita la professione di commercialista non conosca i fondamentali della storia del pensiero economico? Quanto al fatto che i trentasette miliardi europei siano un regalo, ci credo poco. Staremo a vedere.
leonardofaccoeditore
Ridicolo davvero il commercialista!
Start typing and press Enter to search
Questo sito utilizza cookies con i quali non riusciamo a manipolare le elezioni ma solo a migliorare la vostra esperienza di navigazione AccettoRifiutoMaggiori informazioni
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
Un momento, Leoluca: della propaganda statalista siamo vittime tutti. Eppure qualcuno è in grado di reagire, magari semplicemente informandosi. Sarà anche vero che la formazione accademica è tendenzialmente keynesiana ma non è che non esistano testi e docenti di diverso orientamento. Il rifiuto a priori di leggere libri alternativi è da imputare alla propaganda o a un’innata ottusità? Perché se la propaganda rende ottusi, dovremmo essere tutti keynesiani. Perfino nelle università statali italiane si riconosce che stampare oltre un certo limite significa svalutare una moneta e il suo potere d’acquisto con conseguente inflazione. Quindi se un commercialista mi viene a dire “i soldi si possono stampare”, vuol dire che ha superato alcuni esami con una commissione disattenta. Oppure riesce benissimo a capire tutto, malgrado la propaganda, e non è particolarmente attratto dalla buona fede. In ogni caso, mentre il cristianesimo visto da un ottica crociana (o finanche weberiana) ha lasciato qualcosa di concreto nello svolgimento dei rapporti umani pure in campo economico, il socialismo lascia soltanto macerie anche sul piano semplicemente teorico. Per tacere di quello dialettico. Quindi possiamo e dobbiamo non dirci socialisti o comunisti nella stessa misura in cui possiamo e dobbiamo non dirci fascisti. Alla faccia della propaganda.
Come Benedetto Croce negli ultimi suoi anni non poté fare a meno di scrivere “Perché non possiamo non dirci cristiani…”.
Oggi la cultura imperante diffusa a piene mani, i luoghi comuni, le categorie di pensiero per affrontare il ragionamento hanno ecclissato la “societas cristiana”, per cui , aggiornando le parole, possiamo affermare: “Non possiamo non dirci socialisti (comunisti)!!”
Spero di non solleticare gli allergici alla parte della vita spirituale dell’uomo. Evidentemente il commercialista rispecchia una cultura diffusa e costruita dalla scuola statale di 160 anni di unità d’Italia. Se non riesce a capire che le tasse pagate da dipendenti pubblici non sono pagate, essendo una partita di giro; se non capisce che il denaro fiat, non corrispondente ad una effettiva produzione di beni, ha lo stesso effetto del denaro stampato da un falsario, salvo il diverso soggetto che ne beneficia gratuitamente; se non capisce che il pompare denaro fiat, mes o non mes, non produce nulla in quanto falso, ma solo danni al sistema economico reale; non è colpa sua, perché vittima della propaganda secolare dei parassiti socialisti.
Splendide parole quelle di Leonardo, sempre ineccepibili.
Per chi vuole approfondire il discorso sull’indice delle libertà economiche : https://www.heritage.org/index/
GRazie
@eridanio. Infatti mi prendono per matto ma io non vorrei neanche spiegargliela, solo raccontargliela. E loro non vogliono starla a sentire. Ora: se il problema sono io che ho un modo di raccontare noioso e non coinvolgente, allora hanno tutta la mia comprensione e tutte le ragioni di quest’universo. Il problema è che non vogliono ascoltare da chiunque. Salin, Lottieri, Infantino, Facco, Ricossa che ahimé non c’è più e tanti altri ancora hanno sicuramente una prosa più brillante e più attraente della mia. Eppure ignorano anche loro. Forse hanno timore della nudità del re anderseniano: è duro il dover ammettere che le tasse servono solo per pagare gli stipendi di coloro che controllano se paghiamo le tasse.
Cosi è, caro Colla, il socialismo è l’esito non intenzionale di una infantilità irrisolta. A tutti tocca l’esperienza, alcuni risolvono altri no. Molti di quelli che paiono aver risolto, a loro insaputa, rimangono portatori sani.
:-)
Ale, come fa notare Renato LvMises Lanzini, se si ammette che anche gli statali pagano le tasse , triplicargli stipendi è una buona idea per uscire dal tunnel e sostenere i consumi.
Ma perché limitarci?
Decuplichiamoli allora, no?
Potremo disinnescare l’aumento dell’iva, ripagare il debito pubblico italiano, finanziare le missioni spaziali italiane, far vedere i sorci verdi a Trump e Putin…. non ci sarà più il tetto al cielo.
Interessante discussione, ma se non si hanno le basi del pensiero libertario, non si comprendono i meccanismi di ragionamento. Caro Prof. Leo, è come un karateka che combatte con gli judoka. Sono tecniche diverse. Ridotti in forma trogloditica avremo modo di riflettere per anni su questo. Ridotti alla miseria assoluta.
ahhahahahahahaha, professore sarà lei!!!!! ahahahaha
“Possibile che chi esercita la professione di commercialista non conosca i fondamentali della storia del pensiero economico?”
Non solo! E’ anche peggio perché se provi a spiegargliela ti prendono per matto.
Per la gran parte sono braccia rubate alle faccende domestiche e alla puericultura tanto quanto alla zappa ed al tornio (nemmeno a controllo numerico).
Che sciocchezza quell’intervento sulle tangenti. O si ammette che le imprese erano costrette a pagarle e quindi si riconosce che l’apparato pubblico è quello che è, oppure si dica chiaro e tondo che gli imprenditori avevano il desiderio di pagarle così come erano e sono ansiosi di pagare le tasse. Il denaro delle imposte per i servizi? Lo vediamo tutti come sono gestiti questi servizi. Anche il Belgio chiede il certificato di esistenza in vita? Vuol dire che Leonardo ha commesso un errore statistico. nel senso che non è solo l’Italia l’unica realtà iperstatalstica; ci sono anche il Belgio, la Grecia, la Francia, la Spagna, il Portogallo, la Tunisia, il Venezuela , , la Bielorussia, il Burundi. Il problema non è quanti stati chiedano un certo numero di certificati ma l’obbligo della certificazione inutile; che è richiesta solo dagli stati, a me privato non importa nulla che il mio cliente si presenti con certificazioni oggettivamente inutili: quando vedo l’assegno o la copia di avvenuto bonifico sono più che appagato. Senza la forza di lavoro del sud le regioni trainanti non sarebbero tali? Bene, vuol dire che si ammette il fallimento dell’unità d’Italia dal momento che per mangiare i meridionali sono costretti a emigrare. Se si è ridotto il ceto medio è perché la politica economica è stata estremamente mercantilistica, attraverso inflazione e leva fiscale, a vantaggio di ben identificabili gruppi collusi con il potere. Che c’entra il capitalismo che è l’esatta contrapposizione del mercantilismo? Possibile che chi esercita la professione di commercialista non conosca i fondamentali della storia del pensiero economico? Quanto al fatto che i trentasette miliardi europei siano un regalo, ci credo poco. Staremo a vedere.
Ridicolo davvero il commercialista!