In Anti & Politica

DI CONSUELO TREVISAN

Esiste un metodo infallibile per determinare il fallimento culturale e/o civile di un individuo, di un gruppo, di una collettività, di un paese o di una civiltà intera.
È un metodo qualitativo ma efficace; efficace perché l’isteria individuale o di gruppo (più o meno grande) è immediatamente percettibile, visibile, addirittura “sentibile” a distanze fisiche e virtuali per i più sensibili.
Hume, David, il filosofo empirista (di quella corrente filosofica che l’Italia in particolare e il continente in generale disprezza, per motivi di iato, dissonanze, qui spiegate), quello de “Il trattato sulla natura umana”, diceva che, più o meno il senso era questo, la dissonanza (percettiva intellettiva morale ecc., con la realtà) ha inizio quando l’uomo passa da una dimensione DESCRITTIVA dei fatti a una NORMATIVA dei comportamenti.
Eh, lo so che il concetto non è semplice per i dissonanti, e per gli analfabeti, ma è sublime.
E perciò merita di essere rispolverato in questo frangente di psicopatologia generale.
Sostanzialmente Hume dice che nel momento in cui un individuo, invece di attenersi al mero fatto, moralizza sul fatto, pretendendo di consigliare o peggio normare i comportamenti altrui, abbiamo uno scollo tra realtà e percezione, quel divario che il dissonante  riempie di idealismi e di moralismi per colmare un vuoto personale di cui non riesce a trovare l’origine o la trama.
In sintesi: siamo circondati da bimbiminkia capricciosi, privi di educazione, privi di una benché minima istruzione, ecc., che si permettono di propinare consigli, di discettare del comportamento altrui o delle personali scelte di vita senza mai porsi un problema di contegno, di confine tra una descrizione fattuale (quello che fa Tizio) e una normativa morale (quello che dovrebbe fare Tizio) che vuole imporre agli altri in riferimento alla propria soggettiva esperienza.
Sintesi due: fatevi un po’ i cazzi vostri, ne guadagnerete in salute.
Quando qualcuno vuole farsi i fatti degli altri, anche se a fin di bene, di fondo è un autoritario collettivista, l’utile idiota su cui si fonda lo Stato.
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Showing 3 comments
  • Mauro Gargaglione

    Brava!

  • Antonino Trunfio

    Formidabile. Per sintesi e finale.
    Grammy Award

  • Albert Nextein

    La differenza tra quello che è e quello che si vorrebbe.

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