DI GIOVANNI BIRINDELLI
Il presidente USA Trump dà la medaglia della libertà ad Arthur Laffer, autore dello studio che ha prodotto l’omonima ‘curva’. “Viva Donald Trump che premia la curva della libertà” titola un articolo di un giornalista liberale sul sito di un altro giornalista liberale.
Tre brevi osservazioni.
1. La curva di Laffer è il risultato di un’analisi statistica. La libertà è una scienza che ha non ha nulla a che vedere con la statistica.
2. La curva di Laffer in sostanza mostra che, se gli stati tassano oltre un certo limite, le loro entrate diminuiscono; ergo, quando ci si trova oltre quel limite (che è diverso da paese a paese), per massimizzare le entrate dello stato occorre ridurre la pressione fiscale, non aumentarla. La libertà scientificamente (quindi oggettivamente) definita, non essendo compatibile con alcuna forma di aggressione, non è compatibile con l’imposizione fiscale in sé e quindi con l’esistenza stessa dello stato: figurarsi se è compatibile col livello di pressione fiscale che genera le massime entrate possibili per lo stato;
3. Tre eroi della libertà (sempre scientificamente definita), o più precisamente di alcune sue espressioni, oggi non possono essere liberi negli USA. Si tratta di:
a) Ross Ulbricht (in galera a scontare due ergastoli per aver difeso il libero scambio);
b) Edward Snowden (se uscisse dalla Russia dove ha ottenuto asilo politico, verrebbe estradato negli USA e imprigionato per aver divulgato i documenti all’epoca segreti che dimostrano come il governo USA, violando i legittimi diritti di proprietà delle persone, violava la loro privacy in modo sistematico e illegale, oltre che illegittimo);
c) Julian Assange (quando verrà estradato negli USA finirà in prigione per aver fatto il lavoro di giornalista: cioè pubblicato la verità su fatti scomodi al governo).
Da un lato, il termine “libertà” ha un unico significato scientifico, quindi compatibile col principio di uguaglianza davanti alla legge, non arbitrario e logicamente non contraddittorio. Questo significato è quello di sovranità del principio di non aggressione.
Dall’altro, lo stesso termine “libertà” ha infiniti significati non scientifici, o piuttosto a-scientifici.
La distanza logica che separa l’idea teorica di “libertà” di alcuni moderni ‘liberali’ da quella dei peggiori collettivisti (p. es. dei comunisti o dei nazisti) a loro appare immensa. A chi ha un approccio scientifico alla libertà appare del tutto impercettibile.
Naturalmente, non sto dicendo che questi ‘liberali’ siano dei comunisti o dei nazisti. Sto dicendo che, come i comunisti e i nazisti, sono dei collettivisti. E come tutti i collettivisti hanno un’idea a-scientifica della libertà e a volte perfino dell’economia.