DI MAURO GARGAGLIONE
I giovani entrano nel mondo e per loro il mondo è quello che hanno davanti. Non è il mondo migliore che possa esistere e neanche il peggiore, è quello che esiste, quello che le generazioni precedenti gli hanno lasciato. Lo vedono con gli occhi della giovinezza e non sanno com’era, è quello e basta. Più si invecchia più ci si accorge di come il mondo cambia, per il semplice motivo che si è vissuti nel cambiamento.
L’umanità esiste e continuerà ad esistere, su questo non ci sono dubbi, ma è un dato di fatto che non è possibile fare raffronti se non hai termini di paragone. E meno cose sai (o più cose false ti insegnano) e meno posti vedi, meno puoi fare confronti. E se non confronti, accetti più facilmente la minestra che hai davanti. C’è anche un’altra caratteristica che non dobbiamo sottovalutare, gli esseri umani hanno l’intelligenza per modificare (entro i limiti consentiti dalla loro evoluzione intellettiva) le condizioni al contorno ma, come tutte le specie viventi, hanno l’istinto di adattamento, cioè sopravvivere anche se le condizioni al contorno diventano più dure.
L’umanità è sopravvissuta a Hitler, a Stalin, a Pol Pot, L’Africa sopravvive ai tagliatori di gole di ogni genere e tendenza. Sopravviveremo, possiamo starne certi. Anche se molti non capiscono perchè i ponti crollano in Italia e non in Svizzera e perchè passi il confine con la Croazia e la Slovenia (non Montecarlo) e trovi che lì le persone tengono tutto pulito e in ordine. Pensi che i popoli siano puliti e ordinati per paura della Polizia e perchè lo Stato funziona bene.
Lo pensi perchè ti hanno spento la logica per mezzo della propaganda. Lo Stato c’è in Italia, dove le strade sono sfondate e i ponti fanno strage, e c’è anche in Croazia o in Austria, dove tutto funziona incomparabilmente meglio, evidentemente non è lo Stato che fa la differenza. Non esistono le razze biologiche. Quelle culturali, sì.
Ovviamente a questa domanda solo i marxisti o nazisti sapranno rispondere. Spetta a loro l’onere della prova.
Il monologismo invece è perfettamente compatibile con il concetto di razza.
E dove i nazisti parlano di razze? A meno che non si confondano le razze con le classi sociali
Non nazisti ma comunisti
Il nazismo è innanzitutto una dottrina razziale.
E questa “peculiare struttura logica della mente” cos’è? Ha una corrispondenza fisica o è solo metafisica? E se fisicamente c’è questa differenza, dove risiede?
“Il polilogismo razziale differisce dal polilogismo di Marx solo in quanto ascrive ad ogni razza una peculiare struttura logica della mente e sostiene che tutti i membri di una certa razza, non importa quale sia la loro affiliazione di classe, sono dotati di una certa struttura logica particolare. Non v’è bisogno di entrare in una critica dei concetti classe sociale e razza applicati a queste dottrine.[…] Né i marxisti né i razzisti né i sostenitori di qualsiasi altra speice di polilogismo andarono oltre la dichiarazione che la struttura logica della mente è differente nelle varie classi, razze o nazioni.”
L’azione umana, p. 72
– Qui Mises inveisce contro il polilogismo razziale e non contro il concetto di razza di per sé.
“Oggi si torna a parlare di programmi ‘neo-eugenetici’…”
https://www.bollatiboringhieri.it/libri/baroukh-m-assael-il-gene-del-diavolo-9788833927374/
Le razze esistono malgrado la cultura di negazione che contraddistingue i paesi occidentali.
http://www.repubblica.it/salute/medicina/2016/01/21/news/match4lara_trovare_nel_mondo_un_midollo_osseo_compatibile-131765906/?refresh_ce
La “consulenza genetica” praticata dai gruppi endogami e consanguinei è una tacita ammissione dell’esistenza della razza.
Infatti, io ritengo che esistano due tipi di “razzismo”: quello biologico e quello culturale.
In Occidente il primo è quasi inesistente, mentre il secondo avanza e finirà per inglobare il primo, ritornando alla indistinguibilità dei due razzismi.
Per questo che ritengo un grosso problema, ringrazio gli adoratori del multiculturalismo e i criminali strateghi dell’invasione in atto.
Moriremo di correttezza politica.