DI MATTEO CORSINI
Intervistata da Repubblica, la ex “presidenta” della Camera, Laura Boldrini, dice la sua in merito ai risultati disastrosi di LeU alle elezioni del 4 marzo e propone la sua idea di rilancio della sinistra.
In merito al risultato elettorale: “Per Leu non è stato soddisfacente, ma per le liste coalizzate con i Dem ancora meno. Tutti indistintamente siamo stati percepiti come establishment. Vogliamo prenderne atto seriamente e agire di conseguenza?”
Prendere atto seriamente del risultato agire di conseguenza potrebbe contemplare il ritirarsi?
Pare di no (e come stupirsene)
“Bisogna andare oltre Leu. Cosa vuol dire? Un’aggregazione più ampia, innovativa, con le migliori esperienze dei sindaci come la rete di Pizzarotti, del civismo, della cultura femminista, dell’ambientalismo e dell’associazionismo. Quando si prende il 3%, l’imperativo è cambiare, non riproporre stancamente lo stesso assetto.”
Ma sì, mettiamoci dentro tutto quello che genericamente fa essere “dde sinistra”, e pazienza se, in fin dei conti, di innovativo non c’è proprio niente, se non l’eventuale nuova etichetta.
Ancora Boldrini: “La lezione del 4 marzo riguarda tutta l’area progressista. Per risalire la china dobbiamo cambiare rotta rispetto alle politiche degli ultimi anni. Non possiamo galleggiare perché così ci estinguiamo.”
Ce ne faremmo una ragione.
Liberi e uguali è già di per sé un ossimoro. Purtroppo per smaltire le scorie ci vorrà tempo, ma la storia non fa sconti.
Noi (giustamente) li deridiamo per la batosta elettorale e il fallimento delle loro idee.
La risata però mi si spegne immediatamente, pensando che questo sistema permette a questi “falliti” di passarsela comunque alla grande indipendentemente da tutto: incarichi, prebende, pensioni, libri, interviste, ospitate in Tivvù…
La loro ideologia marcia è nella spazzatura della Storia, ma Loro sempre a galla, proprio come…
E’ come quei giovani che suonano alla porta e chiedono di sovvenzionare un giornaletto comunista che vorrebbero consegnarti.
Io li guardo in faccia e dico loro : ” il comunismo è morto da tempo “.
Salvo poi accorgermi, pensandoci un pò su, che esso è stato sostituito da varie forme di socialismo , in varie salse, che inquina tutta la politica mondiale.
Italia in particolar modo.
Intanto i burosauri con e senza portafoglio sono dinuovo qui.
Più scatto d’orgolioglio di così. Saran mica parenti in fondo?
La cultura femminista è via sicura all’estinzione. Non è feconda.
Parodiando:
Nullafacenti coraggio
Galleggiate
Al mondo
Non van
Gli stronzi
A fondo.