DI REDAZIONE
“Niente di nuovo sotto il sole”. Questo è quello che pensano molti economisti dei Bitcoin, la criptovaluta creata da Satoshi Nakamoto nel 2009 e diventata il simbolo di una nuova economia che si muove slegata da banche e stati. Ma davvero queste monete non possono essere regolamentate?
Chiunque parli di Bitcoin e criptovalute in generale, dirà che queste monete non possono essere regolamentate perché sfuggono alle regole delle normali transazioni finanziarie. In effetti, fino a oggi, è stato praticamente impossibile tassarle perché – almeno in Italia – non esiste una norma che indichi con chiarezza cosa deve fare una persona che abbia realizzato un plusvalore con le criptovalute. Ma, secondo alcuni economisti, è incredibile che ci sia così tanta confusione intorno al sistema dei Bitcoin.
Peter Coy, uno degli economisti più illustri di Bloomberg, ha spiegato che il meccanismo secondo il quale funzionano le criptovalute è in realtà il più vecchio nel mondo. Nel 1920 – in Florida – si era infatti presentata una situazione simile: un possidente terriero di nome William Howey, aveva pensato a un modo per guadagnare denaro grazie a degli investitori. Avrebbe venduto delle strisce di terra nella sua proprietà, e condiviso una percentuale del profitto dopo il raccolto. Questo atto era stato registrato come una vendita comune di beni immobili, anche se in realtà gli investitori erano diventati azionisti. Nel 1946, quindi, la Corte Suprema ha deciso di bloccare questa vendita e ha imposto di registrare le transazioni come titoli azionari. Il punto da tenere in considerazione è che la Corte ha stabilito che non importa la forma dell’atto, ma la sua sostanza. «Se cammina come una papera e starnazza come una papera, è una papera», dice Coy. «Tenetelo a mente quando pensate alle criptovalute: quando bisogna comprendere una nuova tecnologia, focalizzatevi su cosa fa, non su come la fa».
Quello a cui bisogna pensare, è che la crittografia può anche essere una cosa nuova, ma le monete e i mezzi di scambio esistono sin da quando l’uomo ha capito l’importanza del baratto. Nel corso dei secoli, in molti hanno provato a creare sistemi alternativi che potessero essere svincolati da banche e Stati ma, a un certo punto, la chiave per la loro regolamentazione è sempre stata trovata. Lo hanno fatto con i proprietari di terre e le associazioni di baby sitter: prima o poi avverrà anche con i Bitcoin.
TRATTO DA QUI FINANZA
L’ondata di antistatalismo (spacciata per qualunquismo e populismo) travolgerà i colpi di coda dello Stato Regolatore
Siamo uomini o statali?
Non si può bloccare la perspicacia imprenditoriale residente per disegno naturale ed evolutivo nell’essere umano. Sia che questa la si consideri un dono divino o si pensi che promani da processi biologici naturali. (Un giudizio di valore sul tali valutazioni è in ogni caso inutile.)
Gli stati stessi hanno scalato la loro potenza di repressione, di bellicosità, di schiavitù e morte di pari passo, ma ciò sempre dopo un lasso di tempo, per consentire ai tiranni di turno, democratici o meno, di adeguarsi al nuovo.
Se per successo intendiamo gli avanzamenti sottoprodotto della tecnologia per scopi militari, questo successo è fondato su immorali violazioni dei diritti personali da parte di esseri che ancor oggi si ritengono più uguali degli altri.
Questo indubbio vantaggio degli stati però si sta assottigliando grazie alla riduzione dei costi di sviluppo di tecnologie in campo civile garantite dalla comunicazione ed alla ampliata distribuzione della conoscenza.
Gli stati stanno perdendo al margine in ogni campo. Persino in campo aerospaziale, anche grazie alle bolle monetarie e finanziarie recidivanti all’ombra della loro veneratissima regolamentazione.
Certo è un processo lento, a macchia di leopardo, ma costante.
Al netto di crolli e ricostruzioni, nulla è scontato ed il progresso non è garantito in ogni luogo allo stesso tempo ed è tutt’altro che scontato, ma anche parassiti avranno vita difficile.
Gli stati vivono male la maggiore disintermediazione che le tecnologie consentono nel trasporto, nell’energia, nelle comunicazioni, nella divisione delle conoscenze e quindi anche nello strumento di iperventilazione dell’incomodo baratto.
C’è chi si inchioda, come in Venezuela, e c’è chi accelera come in oriente.
Nessun uomo o consesso di saggi può sommare abbastanza capacità per comprendere tutti i processi in atto. La cosa importante è che qualcuno si muova ed i benefici ricadranno su tutti certamente così come non possiamo negare che la sfiga socialista e statalista, che si regge sulla fatale arroganza di essere capace di prefigurare arbitrariamente un paniere di fini meritevoli a spese di tutti quelli possibili, ha avvelenato i pozzi di tutti per lungo tempo.
Non bisogna avere paura della coda della lucertola socialista, continuerà a muoversi anche se staccata dal corpo ancora per un po’.
Possono tentare di limitarne l’uso e l’efficacia controllando il passaggio da valuta cartacea a crittovaluta.
Se dal mio c.corrente acquisto crittovaluta lascio una traccia.
Quello è il punto nodale.
Se nuota come un pesce, vola come un uccello, striscia come un serpente, corre come un giaguaro ed emette due suoni che assomigliano a zero ed uno, cosa è?
La crittografia non è una cosa nuova e Peter Coy ha inverto, furbescamente, causa con effetto. Sono gli stati ed i regni (le banche centrali sono venute dopo) che nel corso dei secolo hanno tentato di trovare sistemi funzionanti per controllare la moneta ed i mezzi di pagamento che il mercato utilizzava, ma alla fine il risultato è sempre stato miseria, morte e la fine della moneta manipolata insieme al regno/stato/impero manipolatore. Nell’ultimo secolo gli stati hanno pensato di esserci riusciti, finalmente, ma è arrivato qualcosa a rompergli le uova nel paniere.
Peter Coy è proprio così sicuro che verrà regolamentato? [hackernoon.com/why-america-cant-regulate-bitcoin-8c77cee8d794] Forse non è proprio una papera solo perché starnazza e cammina come una papera? forse vogliono credere che sia una papera per mangiarsela?
Ritornando alla prima domanda, di cosa si tratta? [trustnodes.com/2018/04/01/cryptos-declared-global-pandemic-world-health-organization] forse una una malattia, forse una religione, forse una commodity, forse una moneta, forse una security, forse un organismo vivente, forse codice o forse “semplicemente” un animale che nuota come un pesce, vola come un uccello, striscia come un serpente, corre come un giaguaro ….che chiameremo criptovaluta.
Quindi, tanto rumore per nulla??!!