DI MAURO GARGAGLIONE
A cementare una comunità volontaria non basta l’identità di valori. E’ sicuramente importante che una scala di valori comuni sia patrimonio generalizzato degli abitanti, ma non facciamone un feticcio.
Non è pensabile l’unanimità di valori, anzi, non sarebbe neanche auspicabile, non è con l’unanimità di valori e idee che l’umanità progredisce. Coloro che nella Storia hanno, spesso inconsapevolmente, fatto fare un passo in avanti al genere umano erano persone che pensavano out-of-the-box, come dicono gli inglesi, fuori dagli schemi. E spesso suscitavano scandalo e reazioni violente perché disturbavano la scala di valori consolidata.
L’unico valore che può cementare la convivenza civile è il principio di non aggressione che è il cardine della filosofia libertaria. Se mettiamo questo principio in capo a tutto, possiamo ragionevolmente convivere con persone che hanno una filosofia di vita diversa dalla nostra che, a loro volta, sono disposte a interagire con noi, altrimenti ognuno per la sua strada.
La Legge delle leggi non può che essere una e assoluta, e ad essa dovrebbero riferirsi tutte le leggi degli uomini, non si ammette iniziare la violenza verso chicchessia, mai! Purtroppo, come diceva Ezra Pound, è molto difficile per un uomo credere abbastanza energicamente in qualcosa senza dare fastidio agli altri. L’unico principio in cui credere per non dar fastidio agli altri è il principio fondativo della filosofia libertaria, quello di non aggressione.
Cruciani è diverso da parenzo, per la zanzara.
Parenzo mi sembra il paradigma dei ben pensanti conformisti a la page.
Quanto al fisco, beh, oggi mi è arrivata una notifica per imu non pagata del 2012.
Vorrei preparare una missiva ben articolata e incisiva in risposta a questa minaccia.
Mi servirebbe l’aiuto di gente come Facco, che ormai fa altro, o di Piombini che ne sa a pacchi, ma che ha un lavoro alquanto impegnativo, o di gente come Birindelli, Coco, Corsini, ma altri ce ne sono e bravissimi.
Una missiva che contenga una condanna inappellabile per questa imposta patrimoniale espropriativa rateale, che rappresenti lo stato ed il governo per quello che sono , ladri bugiardi scialaquatori, che contenga un mio impegno sul genere : “prima vivo io e la mia famiglia, poi pago coloro che mi offrono servizi o che lavorano per me, poi faccio fronte a tutti gli altri impegni che mi competono, quando ho risparmiato il necessario e poi , solo se ne rimane, pago a rate e quando posso anche il pizzo statale.
Naturalmente arriveranno tutte le altre notifiche per gli anni seguenti.
2012, l’anno della svolta.
Credere nel nap non dà fastidio agli altri, ma se lo metto in pratica e non pago le tasse, nè da molto e non solo al fisco, ma anche ad una pletora di benpensanti leccaculi ormai irrimediabilmente geneticamente modificati in sguatteri del potere (in stile conduttori di “Agorà” o “La zanzara”, tanto per intenderci).
Non è ancora un problema in cosa credo (anche se ormai la psicopolizia è alle porte), purchè me lo tenga per me e righi diritto, secondo il vecchio principio del “non disturbare il manovratore”.