In Anti & Politica, Economia

DI MATTEO CORSINI

Intervenendo a un convegno organizzato dalla Cgil, il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha espresso ottimismo in merito alle sofferenza bancarie, aggiungendo che si tratta di un problema “simmetrico a quello del debito” e che nel ridurlo “bisogna trovare la velocità giusta. Non dobbiamo essere troppo lenti ma nemmeno precipitosi. Siamo in una fase meno drammatica, ma molto delicata.”

Quanto alla riduzione del debito, tutto può dirsi tranne che fin qui il processo sia stato precipitoso. I governi succedutisi sono stati talmente poco precipitosi che la discesa non è mai iniziata, né in termini assoluti (e questo dubito che avverrà anche in futuro), né in rapporto al Pil.

Padoan va ripetendo da anni come un disco rotto che l’inizio della discesa è imminente, e che avverrà mediante un aumento del Pil superiore all’aumento del debito. Se per ogni volta che l’ha detto il rapporto tra debito e Pil si fosse ridotto dello 0,1%, saremmo già quasi in linea con il limite del 60%, cancellando l’incubo degli spendaccioni coi soldi altrui, ossia il Fiscal Compact.

La realtà è che, nonostante una riduzione della spesa per interessi di circa 20 miliardi all’anno a seguito del Qe della BCE, la spesa pubblica complessiva ha continuato ad aumentare e il deficit è diminuito di anno in anno molto meno di quanto promesso ogni primavera.

Così proseguendo non scenderà mai, se non in modo marginale. E tornerà a crescere rapidamente alla prima crisi.

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Showing 3 comments
  • Alessandro Colla

    Padokrugman è diventato andreottiano. Il coraggio di essere precipitosi se uno non ce l’ha mica se lo può dare. Meglio tirare a campare gattopardescamente affinché nulla cambi, che tirare le cuoia anticipatamente cambiando qualcosa. Certo, la sanguisuga morirà anch’essa ma sempre dopo il sugato.

  • eridanio

    L’epilogo non può essere diverso.

    Certa gente può sparare cazzate solo perché altra gente si sente, nella contingenza, in obbligo o in convenienza di considerarle potabili.

    Una manifestazione di ignoranza che da peso ad uno che pensa di pensare (concedendo pure la buona fede).

    Non è cosi raro, anzi, è l’atteggiamento di default, quello più naturale perché una copiosa ignoranza, al contrario dell’intelligenza, non fa difetto a nessuno.

    I politici mentono sapendo di mentire, ma non farebbero un passo oltre se gli elettori non votassero sapendo di essere ingannati.

    Solo con la prossima evoluzione sovrumana
    in homo sapiens sapiens pinocchius ….

    ecco, forse loro avranno naso per queste cose.

  • Albert Nextein

    Forse ho letto male, ma a me risulta che il debito pubblico aumenti costantemente ogni mese.
    Quanto alla spesa corrente , essa non potrà mai ridursi visti i programmi di “maggior flessibilità” che saranno attuati dal governo.
    Questi vogliono spendere, e ormai sono obbligati a spendere.
    Diversamente vien giù tutto.

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