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HOPPE-CONTRO-STATODI SILVANO CAMPAGNOLO

Visto che siamo in periodo di “Feste Religiose”, in questo momento esistono al mondo circa trentamila diverse religioni, e gli adepti di ognuna di esse sono convinti che solo la loro religione è nel giusto e che tutte le altre siano sbagliate.

Tutte le religioni sono prontissime a scagliare i propri fedeli contro i fedeli delle altre religioni, semplicemente per “salvaguardare la loro verità”.
La religione non è altro che una filosofia basata sulla gestione della paura che l’essere umano ha naturalmente dentro di se. Paura di qualsiasi cosa, paura di chiunque.

Solo una fervida fede verso la religione e l’osservanza delle regole che i capi di questa religione dettano sistematicamente, garantiranno all’uomo un po di tranquillità e di serenità, anche se del tutto illusorie, dato che in qualsiasi momento qualsiasi capo religioso potrebbe scagliarsi contro qualsiasi “adepto” anche il più ossequioso e rispettoso dei precetti, accusandolo di qualsiasi cosa, sicuro che la sua posizione di “capo religioso” avrà ragione sulla posizione dell’adepto.

Votare un capo religioso diverso, non risolverebbe il problema, ma semplicemente sposterebbe il problema verso altri adepti. Tutte le religioni funzionano in questo modo.

A cominciare dalla più grande, potente, e per numero di morti fatti ed accertati, la più devastante: lo statalismo.

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Showing 4 comments
  • Giorgio

    lo statalismo non è una religione per definizione. l’autore si legga durkheim, mauss, frazer, levi-strauss o in italia di nola, lanternari, de martino, brelich ecc. per capire cosa è veramente il fenomeno religioso, altrimenti si crea solamente confusione. basti sapere che una religione contempla una serie di fattori (escatologia, soteriologia, antropologia, teologia, ecc.) che lo statalismo non ha necessariamente. prima di paragonare lo statalismo alla religione, bisognerebbe capire che cos’è appunto questa religione, altrimenti si fa come sempre solamente della confusione

    • winston diaz

      Il ‘900 e’ il secolo delle religioni della politica, coi loro miti e i loro riti.
      Si tratta di un fenomeno posteriore alla formazione culturale di tutti gli studiosi sopra citati, e avvenuto probilmente per sostituzione della religione tradizionale con il nuovo culto dello Stato (caratteristica delle vere religioni e’ di non essere riconosciute e tantomeno definite tali, dato che si tratta delle metafisiche in cui si vive immersi, e si sa che come il pesce non si accorge dell’acqua, l’uomo non si accorge dell’aria).
      Probabilmente tale metafisica ha origine nel positivismo illuministico comtiano.
      C’e’ un interessante testo riassuntivo in proposito, “Le religioni della politica”, dello storico Emilio Gentile

  • Albert Nextein

    Trovo molto interessante la definizione di religione, quale sistema di gestione delle paure e , aggiungerei io, delle ansie e dell’ignoto.
    Lo statalismo può essere religione come sopra inteso, ma può essere anche un sistema per gestire la totale deresponsabilizzazione individuale.
    Le responsabilità pesano e , forse, fanno paura.

  • Antonino Trunfio

    tutte e solo le religioni, appunto. A partire dallo statalismo i cui fedeli gli statalesi sono quasi 8 miliardi.

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