DI GIOVANNI BIRINDELLI
Dal Sole 24Ore: “La Federal reserve cambia rotta. La banca centrale americana non ha soltanto aumentato i tassi ufficiali, di 0,25 punti percentuali, portandoli nel corridoio compreso tra lo 0,50% e lo 0,75%. Ha anche modificato il percorso previsto per l’andamento futuro del costo del credito: per la prima volta da diversi anni, è stato rivisto leggermente al rialzo. La politica monetaria sarà dunque un po’ più restrittiva di quanto immaginato a settembre”.
In questa frase, nel resto dell’articolo, in tutti gli altri articoli che ho letto in questo quotidiano economico, in tutti gli altri articoli che ho letto in qualsiasi altro quotidiano economico (italiano o anglosassone), in qualsiasi altra sezione economica di qualsiasi altro quotidiano o rivista, non viene mai nemmeno messa in discussione l’esistenza stessa delle banche centrali e il loro potere (dovuto a un privilegio coercitivo relativamente recente) di manipolare il prezzo del tempo.
La genuflessione della stampa di regime al potere emerge più attraverso quello che essa non dice che attraverso quello che dice, anche perché coloro che hanno la capacità di notare quello che essa non dice sono molto pochi.
Per la gente comune la banca centrale è un dato di fatto.
A causa dell’ignoranza in cui ,mediamente, vive la gente , banca centrale è un organo al di sopra di ogni sospetto, utile.
L’ignoranza è come il cancro.
Il sistema mediatico (carta stampata, tv) costituisce l’architrave di qualsiasi potere coercitivo e tirannico. Per la potenza e la diffusione dei media, costretta dal suo stesso conclamato fallimento economico e sociale, la democrazia usa l’architrave della propaganda e i suoi fini di indottrinamento, intontimento dei suoi fedeli. A partire da coloro che essa stessa salaria e seleziona accuratamente perchè si prestino a dare voce ed efficacia alla propaganda appunto.
Credo che nella maggior parte dei casi degli scrivani della stampa e dei mezzi busti della tv, si tratti davvero di imbecilli, del tutto ignoranti di quello che scrivono e leggono.
La propaganda ha bisogno assoluto, prima di indottrinare e intontire le masse, di avere tra i suoi operatori, imbecilli inconsapevoli e vecchie volpi consapevoli ai posti di comando. Vi è una completa affinità tra la struttura e l’organizzazione della propaganda nazista, e quella attuale italiana. Al netto di internet, potenza e diffusione di giornali e tv.
Dato che la propaganda è uguale e omogenea in tutti i paesi occidentali direi che la struttura somiglia più al corporativismo che al nazismo, movimento etnocentrico per autonomasia.