DI PAOLO CARDENA’
La tattica è questa:
1) Fai un DEF taroccato in tutto e per tutto, con crescita del Pil che non potrà mai realizzarsi, se non nel libro dei sogni;
2) I banchieri compiacenti, ancorché conoscano che i dati sono taroccati, ti comprano il debito pubblico. Perché sanno che tu, governo, all’occorrenza, in caso di necessità, metterai una bella patrimonialona sui risparmi e ripagherai il debito. E loro saranno salvi;
3) siccome i conti sono taroccati, il governo conosce bene che si tratta di ipotesi irrealizzabili, destinate a naufragare, aprendo buchi nel bilancio dello stato;
4) Quindi, anticipano gli eventi fanno una nuova manovra piena di tasse: in modo che, quando ci si accorgerà del naufragio delle previsioni di crescita, tutto sarà già più o meno sotto controllo. Perché, è chiaro: le clausole di salvaguardia servono proprio a questo. Salvo ulteriori manovre e quindi altre tasse.
5) Con la compiacenza dei media di regime, vanno in onda a reti unificate urlando ai 4 venti che hanno diminuito le tasse, quando il realtà le hanno aumentate.
6) Il popolo è fottuto. E lo è perché vuole farsi fottere.
Ps: qualcuno mi ha ricordato di aver scritto questo post il 17 ottobre del 2013. Sembra scritto questa mattina.
E la colpa è tutta degli evasori fiscali. E naturalmente dell’eccesso di liberismo.
Dove andremmo mai a finire se lasciassimo libera la gente di fare quel che gli pare!?!
Vuoi mettere quant’è meglio la pianificazione collettiva della società? Quant’è meglio ed auspicabile costringere le persone, ‘egoiste’, ad eseguire gli ordini di politici infami e caste varie.
Contesterei solo il punto sei. Il popolo, a parte i babbei che dicono che queste manovre siano giuste, non vuole. Ma non ha scelta.