DI FRANCESCO TEDESCHI
Esselunga perde il suo fondatore, Bernardo Caprotti, che fino ad oggi, a 91 anni, ha mantenuto personalmente la filosofia aziendale che ha decretato il successo dell’azienda. Perché Esselunga è, nelle cifre, l’azienda di maggior successo nel settore della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), senza mai dover scendere a patti con la politica, da cui è stata invece piuttosto osteggiata, come denunciato nel libro “Falce e Carrello” del 2007. Per non suonare oltremodo agiografici, e non essere noiosi, abbiamo riassunto in 10 capitoli i dati sul successo di quest’azienda e cosa si può imparare a livello di marketing, gestione aziendale ed economia in generale.
- I risultati di un’azienda non dipendono dal settore in cui opera
La maggior parte di queste 10 “lezioni” a prima vista sembrano ovvietà, ma evidentemente non lo sono se, come in questo caso, milioni di lavoratori autonomi accettano di sottoporsi alla folle pratica degli “studi di settore”, per cui il fisco pretende di sapere quanto guadagni solo per il fatto che lavori in un certo settore. Ebbene, Esselunga è l’azienda più produttiva del settore della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) alimentare. Secondo lo studio annuale di Mediobanca, Esselunga fattura 16.000 € all’anno per metro quadro dei suoi supermercati. I migliori concorrenti arrivano a 7000 €, meno della metà. Quale miglior dimostrazione del fatto che a parità di settore si possono ottenere risultati estremamente diversi?
Troppo facile attribuire il successo delle grandi catene al libero mercato. Senza gli ingenti sussidi alle infrastrutture e ai trasporti, il mercato sarebbe ben diverso, meno favorevole al commercio pan-nazionale e internazionale.
articolo meraviglioso: dopo i primi fattori esaminati di carattere tecnico, si passa a cose meravigliose del tipo:
“la concorrenza ed il libero mercato sono la maggiore macchina di efficienza economica e di benessere diffuso”
oppure quando evidenzia le virtù dell’egoismo:
” La sua missione è stata “egoisticamente” guadagnare sempre di più, attraverso l’offerta ai clienti dei migliori prezzi. I clienti hanno “egoisticamente” scelto chi faceva i prezzi più bassi, andando a comprare da lui, e lui ha “egoisticamente” guadagnato di più. In tutto questo creando decine di migliaia di posti di lavoro occupati da collaboratori grati e riconoscenti all’azienda e al suo fondatore. L’assunto di Adam Smith, secondo cui la crescita dell’economia è dovuta all’incrocio dei singoli egoismi individuali, non fa che riconfermarsi in modo evidente nella storia e nel successo di Esselunga. ”
o ancora questo sacrosanto passaggio dove evidenzia chiaro e tondo che TUO NEMICO è LO STATO:
” Tutt’ora i piccoli negozianti vedono supermercati e centri commerciali come un concorrente sleale, e politici di tutti i colori ne vellicano i rancori per raccattare voti. Ebbene, caro negoziante, è forse colpa del centro commerciale se devi pagare tasse su insegne, occupazione di suolo pubblico, e multe salate se non fai l’insegna della forma e del colore “che dicono loro”? E’ colpa del centro commerciale se hai precisi limiti sulla ristrutturazione dei locali? Il tuo “collega” che ha deciso di aprire un negozio in un centro commerciale, ha molti meno di questi problemi, e li regola trattando direttamente con la società proprietaria del centro commerciale.
…
Caro negoziante, non è colpa del supermercato se parcheggiare in centro in una qualsiasi città non è più gratuito, per non parlare delle zone a traffico limitato e delle salate multe se si sbaglia strada. Quel costo del parcheggio, quando non direttamente la multa, fa parte del prezzo a cui pago i tuoi prodotti. Il tuo punto di forza, essere inserito in un bellissimo centro storico, è diventato il tuo punto debole. In una parola, caro negoziante, il tuo nemico è lo stato, non il supermercato. ”
complimenti sinceri, ho le lacrime agli occhi per l’onestà e la lucidità dell’autore.
bellisimo articolo! che smonta tanti luoghi comuni!