di MAURO GARGAGLIONE
La democrazia è quel sistema di scelta dei governanti che, alla lunga, disgusta le persone di buon senso e buona volontà, il che spiega perchè il partito degli astensionisti aumenta. Ma i politici non se ne preoccupano perchè per loro l’importate è accaparrarsi il voto di coloro che non sono abbastanza disgustati da non andare votare.
Se a votare, per ipotesi, ci andassero in poche centinaia di migliaia di elettori su scala nazionale, non ci sarebbe comunque alcun problema. Purtroppo, essendo lo Stato il più grande erogatore di stipendi e pensioni, esisterà sempre una cospicua base elettorale a legittimare il sistema.
I politici comprano il voto attraverso la distribuzione di privilegi e sussidi con le tasse dei cittadini disgustati e sempre più in difficoltà. Pure il voto dei giovani coi 500 euro o degli impiegati con gli 80 euro (poi restituiti in molti casi con gli interessi). Quindi a votare ci va chi direttamente o indirettamente, consciamente o inconsciamente, ha venduto il suo voto a colui che glielo paga.
Gli altri, quelli che sostengono i costi della politica e non ne traggono benefici, dopo anni di esercizio della democrazia, hanno capito che non serve a nulla andare a votare. Mi pare quindi evidente che questo circolo vizioso indotto dalla democrazia totalitaria può terminare solo quando non ci sarà più niente da prelevare da coloro che con sempre più fatica producono ricchezza tassare per distribuirla a coloro che hanno un voto da vendere.
La ricchezza sarà prodotta solo dalle multinazionali che distribuiranno l’elemosina a tutti.Non è una mia fantasia,sono in atto vere e proprie sperimentazioni…sta già avvenendo.
Andate a votare, che per i corridoi i lavoretti dei bambini sono stupendi!
(The Madman)
“La democrazia è quel sistema di scelta dei governanti che, alla lunga, disgusta le persone di buon senso e buona volontà,”
Detta così sembra di capire che se invece si usasse un altro sistema tutto andrebbe bene.
Mentre la vera domanda è: perchè dovremmo dare per scontato che esistano dei governanti?
E’ l’esistenza stessa dei governanti ad essere patologica.
Se proprio devono esistere, meglio la monarchia della democrazia, come dice Hoppe, ma la patologia resta.
Io non voto più.
Neanche ai referendum abrogativi.
Non ha alcun senso partecipare ad un gioco truccato che mi vede perdente per definizione.
Tento di difendermi.