DI MATTEO CORSINI
“Se mi si chiede se nel 2013 Silvio sarà nuovamente candidato premier, io rispondo sì. Il Pdl non ha bisogno di una consultazione popolare per conoscere chi è il leader. Mi sembrerebbe un sacrificio organizzativo inutile.” (A. Alfano)
Angelino Alfano, da pochi mesi nominato da Berlusconi segretario del Pdl, ha così risposto a chi gli chiedeva lumi sulla candidatura alla presidenza del consiglio in caso di vittoria alle prossime elezioni politiche, che si terranno nella primavera del 2013. Ovviamente la legislatura potrebbe finire molto prima di quella scadenza, ma poco importa ai fini del ragionamento.
Che si voti nel 2013 o nel 2012, secondo Alfano il candidato premier sarà ancora una volta Berlusconi. Che avrà pure un ardore sessuale da ventenne, ma tra qualche settimana spegnerà 75 candeline.
Ovviamente il Pdl è libero di candidare chi preferisce, anche se l’idea che le primarie sarebbero “un sacrificio organizzativo inutile” mi pare discutibile. Peraltro, date le autocandidature più o meno esplicitamente avanzate sinora, dubito che il partito avrebbe molte migliori possibilità di vincere.
Nel marasma di questi giorni, in cui la manovra da 45,5 miliardi di euro cambia ogni dieci minuti e, se possibile, a ogni emendamento diventa più socialista di prima, uno potrebbe pensare che mai come in questa occasione Berlusconi avrebbe avuto la possibilità di fare qualcosa di liberale, come promesso a vanvera dal 1994 in poi. E invece niente. Anzi.
Mi sembra estremamente improbabile che l’attuale maggioranza vinca le prossime elezioni, così come è abbastanza chiaro che per Berlusconi sta arrivando il capolinea. Quando si voterà la prossima volta, infatti, la situazione potrebbe essere una di queste: 1) l’Italia non ha ancora risolto i problemi, e continua a trascinarsi faticosamente avanti come sta facendo adesso, con l’acqua alla gola; 2) l’Italia è eteroguidata da Francoforte/Berlino; 3) l’Italia ha fatto default.
Comunque vadano le cose, le speranze di vittoria per Berlusconi e soci sarebbero praticamente nulle. E allora perché non presentare una manovra fatta di tagli veri alla enorme spesa pubblica e al parassitismo che tanto zavorra l’Italia? Perché non fare una manovra ispirata a principi liberali dato che, comunque vada, non ci sarà una prossima volta?
Semplice: perché nessuno di quelli al governo è mai stato neppure minimamente liberale. Ma se si fossero presentati come socialisti non avrebbero mai vinto. Saranno socialisti fino alla fine. E dopo, se possibile, sarà ancora peggio.
OT
Condivido tutto del ML e vorrei farne parte ma 100e per l’iscrizione!!?? come mai cosi tanti? sembra piu un rotary dalla tariffa!
grazie
Caro Ot,
lo so che la tessera è un po’ altina, ma ciò è dovuto al fatto che non siamo in tanti e noi ci finanziamo solo con i soldi dei nostri soci. Questo è l’unico modo che abbiamo di finanziarci. Comunque se sei più giovane di 30 anni puoi pagare la metà. Se fossimo molti di più potremmo pensare subito di abassare la tessera. Ma secondo te, quale sarebbe il giusto importo per tesserarsi? Dacci un suggerimento; noi siamo disposti a ragionarci sopra.
L’Italia è già tecnicamente fallita, ma la terranno in coma farmaceutico il più a lungo possibile. In quanto al PdL ed agli altri modi in cui si denominava in precedenza, è sempre stato l’azienda politica del cavaliere, e mai un partito politico, come la Lega Nord è stata l’azienda famigliare di Bossi, quelli che vi ruotano attorno con vari incarichi e rendite parassitarie sono solo cortigiani e lecchini opportunisti e voltagabbana. Ritenere anche solo lontanamente che questi insipienti farabutti possano elaborare una manovra economica adeguata è una patetica e devastante illusione
Al peggio no c’è mai fine.
E comunque partiamo già molto avanti, sulla via del peggio.
Io tifo per il default, perché quello a cui stiamo assistendo è puro accanimento terapeutico.