Il verbo legalizzare non indica una pratica buona. Indica un comportamento che non viene punito dalla legge.
Legalizzare la droga non significa dire che drogarsi è una cosa raccomandabile (almeno per il sottoscritto), significa che chi fa uso di droga senza far danni ad altri non è punibile. Allo stesso modo non è una cosa commendevole ubriacarsi (almeno per il sottoscritto) ma la ciucca non è punibile (se presa in circostanze che non sono nocive per gli altri).
In generale niente che un individuo compie senza far del male ad altri deve essere punito dalla legge. Questo è un basilare principio di Libertà. Tale principio fondamentale fa tutta la differenza tra un mondo libero e responsabilizzato (dove chi fa danni paga salatissimo) e un mondo di carcerati irresponsabili (dove chi fa danni dà la colpa allo Stato o alla “società”).
Quando i libertari parlano di diritti fondamentali, parlano esattamente di questo. Il diritto fondamentale a non essere danneggiato dagli altri e, correlativamente, la piena libertà di adottare tutti quei comportamenti che non danneggiano il prossimo. Su questo principio non è possibile alcun compromesso, neanche microscopico. Sarebbe come togliere solo una carta da una cattedrale fatta da un milione di carte.
Crolla tutto, anche solo per una carta su un milione.
Uno Stato serio ha il dovere di non rompermi i coglioni su come vivere la mia vita, come mangiare, come fare sesso, cosa e quanto bere, fumare o di cosa ingozzarmi. Lo decido da me. Se danneggio gli altri devo essere punito senza pietà. Ma sbirri che mi impongano stili di vita salutari sono per minorati mentali.
I vizi appartengono a chi li ha e sta a loro pagarne il conto.
Mi chiedo in che percentuale gli esseri umani apprezzino la libertà e la responsabilità personale.
In quanti hanno il buon senso e l’onestà per farlo.
Temo che la maggior parte, sia per pigrizia che per ignoranza e/o malafede ideologica, preferiscano delegare al loro carnefice la faccenda.
Per poi divertirsi a giocare alla democrazia.
Gioco ,guidato da malviventi aggregati in partiti, che ha carte truccate.
Analisi perfetta, tranne che lo Stato per sua natura non può essere “serio”, pena il suo dissolversi.
Tutto ovviamente stracondivisibile.
PS: secondo me gli alfieri della legalizzazione lo fanno per altre ragioni che non hanno nulla, ma proprio nulla a che fare con i sacrosanti principi di libertà enunciati nell’articolo.
Chi conosce bene gli antiproibizionisti di casa nostra, sa quali sono le loro “sinistre” ragioni.
sacrosanto!