Stamattina a Cantù, seconda città della Provincia di Como, ha mosso i primi passi un nuovo movimento politico, voluto dal sindaco in carica del centro Brianzolo, Claudio Bizzozero (presidente), e che ha fra i soci fondatori Marco Bassani (vice presidente), Giacomo Consalez e Gianluca Marchi (consiglieri). Fronte di Liberazione Fiscale è il nome del nuovo movimento, che si propone tre finalità fondamentali: l’abolizione della rapina fiscale operata dallo stato, della spesa pubblica clientelare e del centralismo statalista.
“Da più di un secolo e mezzo viviamo schiavi di un regime moralmente intollerabile, politicamente antidemocratico ed economicamente fallimentare, governato da un’oligarchia predatoria di ladri e mafiosi, sostenuta da una pletora infinita di parassiti nullafacenti, che dopo aver distrutto la nostra libertà, sta oggi di fatto rendendo impossibile la nostra stessa sopravvivenza fisica”: sono parole pronunciate da Bizzozero durante la presentazione,simbolicamente avvenuta in piazza Volontari della Libertà. Nell’occasione il sindaco ha presentato anche la propria vettura personale con la quale, nei prossimi mesi, si muoverà per tutta la Lombardia, e che reca la scritta a caratteri cubitali: “Il primo ladro è lo stato. Basta rapina fiscale!”.
Obiettivo del nuovo movimento è quello di spingere la Lombardia allo scontro istituzionale con lo stato italiano per porre fine alla sua condizione di schiavitù fiscale, destinata a condurre al fallimento anche lapiù produttiva regione del paese, nonché fra leprime al mondo. Oggi, fra tasse dirette, indirette e contributi previdenziali, la tassazione sul reddito prodotto ha superato il 70 per cento, una quota insostenibile. Il Fronte di Liberazione Fiscale si ripropone di… CONTINUA A LEGGERE QUI
Sono andato al primo incontro. Semplicemente perfetti sia nei contenuti che nelle prime scelte organizzative e di marketing. Non una parola in più del necessario e non una in meno di quanto necessario. Zittiti con poche parole gli interventi dei “filosofi” e di quelli che “bisogna uscire dall’Euro”, tutti rispediti ai partiti tradizionali dicendo loro che non sono venuti al posto giusto. Consiglio a tutti i lombardi che mi leggono un’adesione immediata e la partecipazione al prossimo incontro.
Sono favorevole ,bella iniziativa, spero che continui
Contro lo Stato ma dentro lo Stato.
http://libertino.is/?p=768
E’ strano che sia “contro lo stato” chi si definisce di sinistra. Strano anche che in giunta ci siano accesi secessionisti o ex tali. Ma forse l’obiettivo, oltre a quello di ridurre un po’ il carico fiscale, è quello di gestirlo direttamente. Senza rinunciare, però, al principio delle “imposte” che tutti devono pagare anche se non consenzienti. Meglio di niente, certo, ma non davvero il massimo.