di GABRIEL OPENSHAW*
Maggiore è la libertà economica, più ricche e più felici sono le persone. Dalle leggi sul salario minimo ad una maggiore tassazione progressiva, dalla maggiore sindacalizzazione a programmi di assistenza più grandi per una maggiore regolamentazione, i liberals di sinistra chiedono un governo centrale forte ed economicamente più attivo.
I sostenitori del laissez-faire, d’altra parte, preferiscono un governo più piccolo, meno regolamentazione, tasse più basse, e maggiori diritti di opportunità individuali e di proprietà. Ma quale approccio politico in economia realmente produce i migliori risultati? Abbiamo già chiaramente dimostrato (attraverso i tassi di migrazione internazionali e statunitensi degli Stati) che le persone di tutto il mondo sono naturalmente attratte verso una maggiore libertà economica.
In tutti i Paesi, e anche tra gli Stati, ogni anno milioni di persone migrano da una maggiore imposizione fiscale e da una maggiore regolamentazione verso una tassazione inferiore e una minore regolamentazione. Ma stanno meglio? Sì….
Dal terzo mondo all’occidente forse sì; ma dall’Alabama alla Pennsylvania, da Livigno a Chiasso o da Chiasso ad Altdorf il discorso potrebbe essere diverso.
I grandi flussi migratori dal Terzo mondo verso l’Occidente non sono riconducibili ai regimi fiscali più miti ma ai sistemi welfaristici più generosi e ad un più alto tenore di vita in generale..