Scrive TGCOM 24: “Al compimento dei 60 anni il titolare di un’azienda di Santa Lucia di Piave, nel Trevigiano, ha deciso di fare un regalo speciale ai suoi operai: 600 euro in più nella busta paga come gratifica-premio per il suo compleanno.
L’ideatore di questo particolare “regalo alla rovescia” è Fabio Padovan, patron di un’azienda di cerniere per serramenti con 130 dipendenti. L’imprenditore non è nuovo a iniziative di questo tipo.
Un paio d’anni fa infatti regalò 500 euro ai dipendenti in occasione del suo matrimonio”.
Secondo la vulgata e il pensiero dominante in Italia, questo sarebbe uno dei tanti emblemi del “capitalismo che affama la gente e che sfrutta i lavoratori”.
L’Italia è un paese senza futuro e Padovan è, non a caso, un indipendentista veneto di lungo corso.
Non solo: se può permettersi di pagarli di più, vuol dire che guadagna di più e che quindi deve versare più tasse. Fino a che, versandone a fiumi, finirà per non poter più pagare bene gli operai o per non poterli proprio pagare più. Non c’è niente da fare, la sinistra “filosofica” è sempre troppo intelligente. (E colta, naturalmente).
@Alessandro Bolla Anche peggio: vulgata e pensiero dominante sosterranno che se il signor Padovan ha messo 600€ in più nella busta paga dei suoi dipendenti allora può permettersi di pagarli di più e quindi avrebbe dovuto pagarli di più già in passato.
Vulgata e pensiero dominante sosterranno che queste siano iniziative paternalistiche vòlte a mostrare un volto umano che il capitalismo non avrebbe, una presunta correttezza degli imprenditori nonché un’immagine bonaria dell’iniziativa privata per poter illudere i lavoratori nascondendo loro quanto sia cattivo il sistema dell’impresa.
Io li avrei dati fuori dalla busta.