Stampa e tivvù saranno molto impegnate nei prossimi giorni ad analizzare e compulsare le dinamiche elettorali della minoranza degli aventi diritto al voto. Ai sensi del regime corrente, chi non ci sta a legittimare questa farsa con una croce su una scheda deve subire la volontà delle minoranze.
Ricordo che la disaffezione alle urne deriva dalla constatazione che votare in massa negli anni, non ci ha risparmiato il diventare i carcerati di uno Stato sfruttatore e parassita. In conclusione, votare o non votare, per chi non vive di parassitismo, sussidi statali o impiego pubblico, è assolutamente privo di significato.
Qualcosa cambierà solo quando non ci saranno più soldi che il fisco potrà rapinare per pagare gli stipendi dei suoi sostenitori (impiegati statali, poliziotti, magistrati, pensionati pubblici, insegnanti, professori universitari “organici”, giornalisti e intellettuali sussidiati, lavoratori socialmente inutili e molte altre categorie parassitarie).
Che poi il cambiamento sia positivo io non lo credo affatto. Gli abitanti di questa finzione chiamata Italia non sono nelle condizioni morali e culturali per dar vita a una comunità di persone individualmente libere e responsabili. Non è mai successo nella storia di questo paese, il quale, dal punto di vista dei sistemi di governo, detiene due copyright molto rilevanti, la mafia e il fascismo.
Antropologicamente gli italiani desiderano essere comandati da sistemi che si rifanno allo stato mafioso o a quello fascista (rosso o nero, la sostanza non cambia) e sono riusciti a torcere in quella direzione l’unico breve breve momento di libertà che ci hanno donato le bombe degli angloamericani per rimediare ai guasti della “adunate oceaniche”.
Il suddito italico, ignorante del significato di libertà e di responsabilità individuale, nei momenti veramente gravi non trova di meglio che tornare al confortevole concetto del fasciocomunismo, dell’uomo della provvidenza, egli vuole una legge, vuole inasprire le pene, per poi esercitare la sua vera natura di straccione morale, camminare rasente ai muri.
Ottimo post, condivido pienamente
analisi perfetta anche secondo me
Analisi perfetta!!!!!!!!!!!!!
Articolo splendido
Generalizzare è difficile.
E’ però evidente che la gente comune è un po’ troppo piegata.
Non reagisce come il buonsenso suggerirebbe.
Subisce.
Da tutti i governi e da ogni partito.
Questa mattina ho spedito una raccomandata in un ufficio postale pieno di gente in fila per pagare tasse.
Una volta si diceva , e oggi si continua a praticare , il detto ” o franza o spagna, purché se magna”.
La summa dell’opportunismo italico.
Io ritengo che la gente stia ancora sufficientemente bene.
Non c’è ancora sufficiente vera miseria perché si scatenino reazioni efficaci.
Ed esercitando la sua natura di straccione morale prepara il terreno per diventare straccione anche sul lato materiale.