I sostenitori contemporanei di un ruolo più ampio per il governo si stanno sempre più allontanando dal definire se stessi liberals per identificare sé stessi come progressisti, quindi è opportuno prendere in considerazione ciò che comporta l’ideologia del Progressismo.
Il progressismo iniziò alla fine del XIX° secolo come un movimento politico che sostenne l’espansione del ruolo del governo. Prima dell’era progressista, gli americani videro il ruolo del governo come la tutela dei diritti individuali.
L’ideologia progressista sostenne che il ruolo appropriato del governo dovrebbe andare oltre la protezione dei diritti individuali ed includere la ricerca del benessere economico delle persone. Il progressismo è espressamente progettato per utilizzare la forza del governo al fine di prendere ad alcuni per dare ad altri….
Nella neolingua, “liberal” è ciò che oggettivamente contrario alla libertà autentica; “destra” è ciò che più contrasta con l’individualsimo; “identità” non è un diritto alla ricerca di essa ma qualcosa imposto dall’alto. I libertari si riapproprino dell’idea di progresso che appartiene solo a loro. Progresso è solamente maggiore libertà individuale che porta automaticamente anche un maggiore benessere materiale, una maggiore ricchezza e una più forte curiosità culturale. Lo stato è e sarà sempre la negazione di tutto questo. I veri progressisti sono solo i libertari. Si può essere in disaccordo con loro ma chi nega loro la qualifica di autentici fautori del progresso è in malafede. A meno che non si voglia spacciare la barbarie per progresso.
Si può essere in disaccordo con i cattolici ma non li si può accusare di essere antitrinitari!