Gli aerei sono sicuri. Se dividi i morti per il numero dei passeggeri che volano, è più rischioso attraversare col semaforo verde.
Per arrivare a dire questo occorre però che l’umanità consideri il volo un pericolo. Solo se siamo tutti d’accordo che volare è pericolosissimo abbiamo il coraggio di imbarcarci su un aereo, perchè abbiamo la confidenza che siano stati fatti milioni di controlli e scritte migliaia di procedure di sicurezza. Nonostante il rischio di schiantarsi sia positivo e maggiore di zero, milioni di persone godono dei vantaggi di affrontare questo pericolo, e corrono il rischio.
Certe volte, nei momenti di dubbio, mi dico che se le persone considerassero lo Stato altrettanto pericoloso quanto il volare, ci sarebbero tali e tanti meccanismi che impedirebbero lo schifo che la politica e la burocrazia ci presentano ogni giorno e forse, e sottolineo tre volte forse, vivremmo in Stati tollerabili e al servizio dei cittadini.
Magari è così, magari no, ma forse il problema non è questione di procedure e controlli, ma del fatto che le persone considerano lo Stato non pericoloso a prescindere. E quindi tocca imbarcarci per forza anche se sappiamo come finirà.
No, non è sufficiente. Lo stato continua ad esistere anche se va a votare lo 0,5 della popolazione adulta. L’unica soluzione è quella di affamare la bestia smettendo di finanziarla.
Non partecipare a elezioni politiche è una precauzione sufficiente nei confronti della politica.