Per pareggiare le spese, EXPO deve attirare almeno venti milioni di visitatori. Ad oggi hanno venduto meno di dieci milioni di biglietti, ma un biglietto non è un turista. Per esempio Media World pubblicizza la messa in palio di 2.500 biglietti da estrarre a sorte per i clienti che partecipano all’iniziativa comprando un prodotto. Vale a dire che 2.500 biglietti li ha comprati un’azienda e ci fa pubblicità. Li distribuirà tutti? Chi verrà sorteggiato, magari perchè ha comprato un telefonino a Napoli, andrà all’EXPO? Ben diffcile crederlo.
Più guardo EXPO, più lo vedo un’enorme bufala che ha arricchito i percettori di mazzette e le aziende che hanno vinto qualche appalto, molti dei quali aggiudicati senza gara. L’EXPO è il paradigma dell’economia keynesiana, del capitalismo relazionale, e conseguentemente dello spreco e del malaffare pubblico e parapubblico. E’ quanto di più distante possa esserci dal capitalismo di libero mercato e dallo sviluppo sostenibile, guidato dal risparmio saggiamente investito in iniziative imprenditoriali che devono sostenersi sulle proprie gambe e sul gradimento dei clienti.
Tutto ciò che ha fatto dell’Occidente la prima area del mondo a sollevarsi dalla miseria atavica e dalla lotta per la sopravvivenza biologica. L’occidente ha assaggiato per primo il frutto della libertà perchè è stato il primo ad arricchire un sempre maggior numero di individui, ed è stato il primo ad arricchire un gran numero di individui perchè ha affermato il valore della libertà del singolo e combattuto mandarini, satrapi e pascià e poi granduchi, baroni e marchesi. Le due cose, libertà civili e ricchezza, non possono essere disgiunte.
Nessuna nazione povera è libera, ma questo non significa, come ripetono a pappagallo gli stupidi catto-collettivisti e redistribuzionisti, che bisogna liberarsi dalla schiavitù della miseria, bisogna liberarsi dalla schiavitù del potere che impedisce alle persone di migliorarsi attraverso libera iniziativa, inventiva, creatività e duro lavoro, e tenere i governi che sono la versione moderna degli aristrocratici parassiti, al guinzaglio cortissimo. Una volta che le persone sono libere dal potere coercitivo, sanno benissimo come arricchirsi vicendevolmente, attraverso il libero scambio e la libera contrattazione. Bastano le norme del diritto privato e un sistema sanzionatorio che faccia rispettare i contratti.
Tutto ciò che è l’antitesi dell’EXPO e le mega cattedrali nel deserto, che sono sempre nel cuore degli statalisti.