Che poi a pensarci è l’uovo di Colombo. Se a parità di numero di controlli e controllori, moltiplichiamo le fattispecie di violazione a cui il suddito è sottoposto, qualunque controllo genera introiti molto superiori, vale a dire che non ne dobbiamo fare di più per incassare più quattrini. In questo modo abbiamo comunque ampliato la misura dell’esproprio anche se una persona ha la stessa probabilità che aveva prima, di incappare in un controllo dell’autorità.
In altri termini, lo sfigato che viene beccato, invece che prendere la multa per una violazione, la prende per dieci violazioni. Il verbale si gonfia e gli statalesi incassano di più. Il cartello che non si legge bene, l’estintore appeso dieci centimetri più in alto o in basso, mancata comunicazione entro i termini a questo o a quell’ente, la mancanza delle catene a bordo, (prossimamente) il wifi non concesso ai frequentatori del negozio, etc etc.
L’aumento spaventoso di regolamenti e corrispondenti sanzioni, assolve proprio allo scopo di aumentare gli introiti senza dover efficientare la parte di amministrazione pubblica preposta ai controlli. Possiamo tranquillamente aumentare il gettito derivante dalle sanzioni pur continuando ad avere la maggioranza dei poliziotti in ufficio a metter timbri invece di stare in giro a lavorare “to serve and protect”.
Va da sè che questo atteggiamento spinge il suddito a evitare qualunque attività che sia visibile, evitarla obtorto collo, abbassando la serranda dell’azienda o del negozio perchè, essendo così esposto, non può evitare i controlli e le invevitabili punizioni, oppure a comportarsi nascondendo scientificamente quello che possiede per evitare di essere espropriato.
Se ci pensiamo, il profluvio di nuove leggi e regolamenti, accompagnati da sanzioni salatissime per la loro inosservanza, investe la casa, la circolazione automobilistica, gli esercizi commerciali e le aziende produttrici di beni e servizi. Tutte cose che non si possono nascondere.
ALT! Quanti siete, dove andate, un fiorino!
In effetti non ci resta che piangere.
Facciamo come i napoletani, i quali vivono in barba a leggi e regolamenti.
Fanno finta di nulla.
Poi, se vengono beccati, piangono e fottono.
La giungla ha le sue leggi e il suo modo di farle rispettare.