Ogni due, tre mesi, l’Istat ci aggiorna con i nuovi record che fa segnare il debito pubblico italiano. Tra un annuncio e l’altro, i governi italiani propagandano bugie, tipo quella dei tagli via “spending review”, con fior di Cotarelli a menar vanto. Sapete che c’è di nuovo invece? Nulla, come al solito. Da Berlusconi a Renzi, chiunque appoggi le terga a Palazzo Chigi spara corbellerie e baggianate a valanga.
“Nessun taglio tangibile al bilancio statale. Anzi, la macchina pubblica costa sempre di più. La spesa dello Stato nei primi 5 mesi del 2014, è aumentata di quasi 25 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con una crescita in termini percentuali pari al 13,63%. Nello stesso arco temporale, le entrate dello Stato sono cresciute di 248 milioni in salita dello 0,16%. Un trend in atto da tempo: tra il 2012 e il 2013 le uscite dello Stato sono aumentate di 38,5 miliardi (+7,56%) nonostante le entrate siano salite di 11,8 miliardi (+2,61%)”. Questi i principali risultati di… CONTINUA A LEGGERE SU MIGLIOVERDE
L’ultima cena del condannato a morte è di solito molto lauta. Quando si sa che si deve finire male, si arraffa tutto quello che si può.
Sono numeri da fallimento.
Nessuno fa una piega.
Nessuno propone provvedimenti incisivi.
Finché la barca và lasciala andare.
Che poi ci pensa il popolo a pagare.
Un branco di delinquenti.
Io posso capire tutto.
Ma non mi entra nella testa che di fronte a situazioni risolvibili, pur con sacrificio, si debba sottovalutare e traccheggiare senza scopo.
A meno che tutto questo non sia, come mi pare che sia, vantaggioso per la classe parassitaria al potere.
Inetti, delinquenti, vigliacchi, non saprei come dire.
Ma di certo furfanti e ipocriti.