Ecco come è andata la prima lezione scolastica sulle tasse.
Maestro: Bambini, lo sapete che non pagare le tasse è come rubare?
Pierino: Maestro, non ho capito bene una cosa. Mi può spiegare meglio cosa vuol dire rubare?
Maestro: E’ semplice, basta guardare nel vocabolario. Ecco qui: rubare significa sottrarre la proprietà di un altra persona senza il suo consenso, cioè impossessarsi delle cose altrui anche quando il proprietario non è d’accordo.
Pierino: Ah, ho capito. E’ successo ieri a mio padre. Sono entrate due persone molto serie nella sua officina e gli hanno chiesto parecchi soldi. Mio padre però non voleva darglieli.
Maestro: Questo è un fatto molto grave. Ma chi erano quelle due persone?
Pierino: Non so, hanno detto di essere della guardia di finanza.
Maestro: Ah, ma in questo caso tuo padre doveva pagare!
Pierino: Maestro, ma lei prima mi ha detto che prendere i soldi degli altri senza il loro consenso significa rubare!
Maestro: No, questo caso è diverso, perché tuo padre usa i servizi pubblici forniti dallo Stato, e quindi deve pagarli.
Pierino: No, mio padre mi ha detto che non usa mai i servizi pubblici, che non li vuole, e che non è d’accordo con nessuna delle leggi di spesa decise dal governo.
Maestro: Non importa! Se non paga….
Pierino: Che gli succede?
Maestro: Gli sequestrano la macchina, l’officina e la casa, e lo possono anche mettere in galera.
Pierino: Quindi se il nostro vicino di casa non vuole acquistare i prodotti e i servizi di mio padre succede la stessa cosa? Mio padre può portarsi via la sua macchina e la sua casa?
Maestro: No, perché … ehm … ecco…
Pierino: Grazie maestro, ora ho capito benissimo chi sono i veri ladri e rapinatori.
che ci provino solamente a fare una di suete lezioni a mio figlio … ci vado anche io
e se mi girano veramente invito anche Leonarfo Facco
i soldi sono di chi fa fatica (fisica o intellettuale) per guadagnarli . . . e se uno ha bisogno di un servizio lo paga per il servizio che gli serve . . . a chiunque offre questo servizio, scegliendo chi gli conviene . . .
Alle elementari:
– Di chi sono i soldi?
– Del papà!
– Della mamma!
Alle Medie:
– Di chi sono i soldi?
– Boh!
– Di chi li guadagna!
– Dello stato!
Alle Superiori:
– Di chi sono i soldi?
– Boh!
– Dello stato!
All’Università:
– Di chi sono i soldi?
– Boh!
Ci sta proprio, ma e’ comunque una ennesima ripetizione:
BRIGANTI, RAPINATORI, SASSINI e MANTENUTI SI SONO ISTITUZIONALIZZATI. AL SOLO SFIORAR LORO LE VESTI TI FANNO METTERE IN GALERA..! (devo bevettarla… ah ah…)
Preghiamo