Dal suo arrivo in libreria, l’ultimo lavoro di Romano Bracalini sta riscuotendo un meritato successo. Il libro si intitola “Disobbedienti”, è edito da Rubbettino e racconta – con una prosa di straordinaria efficacia – la condizione di schiavitù fiscale in cui l’Italia ha tenuto i suoi abitanti, dall’unità in poi.
L’argomento centrale di questo libro è il rapporto di sudditanza in cui da sempre è tenuto il cittadino dell’Italia unita. Fatta l’Unità i partiti, le organizzazioni clandestine e le reti clientelari hanno colonizzato lo Stato in misura via via crescente, trasformandolo in quella macchina iniqua e di sfruttamento che oggi conosciamo, del tutto inefficiente. Scrive l’autore: ”In Italia comandano tutti: la grande industria, i comitati d’affare, le banche, i partiti, la burocrazia, il Vaticano: tutti tranne il popolo, che non ha voce in capitolo ed è ridotto alla condizione di suddito, costretto a pagar le tasse più alte d’Europa a fronte di servizi da terzo mondo”. Eccezionale, peraltro, il capitolo in cui l’autore si toglie qualche sassolino dalle scarpe parlando della Presidenza della Repubblica e del suo attuale inquilino.
L’ingovernabilità divenne la norma con l’unione farlocca imposta ai popoli della penisola; le risse tra i partiti un disgustoso spettacolo quotidiano. Gli scandali di fine secolo anticiparono la decomposizione di quella bozza di Stato liberale che qualche politico immaginava, i disordini sociali del primo dopoguerra favorirono l’avvento del fascismo. La Repubblica, poi, ha tradito le sue promesse e i fascisti son diventati antifascisti. La partitocrazia ha preso il posto della democrazia ed ha invaso ogni settore dell’amministrazione pubblica, asservito la burocrazia e reso le elezioni una farsa. E il cittadino, angariato e inerme, non conta nulla.
Il libro di Bracalini, che di questo giornale è un editorialista, merita di essere acquistato e, per dirla con le parole dell’autore, “è una specie di testamento, che invita alla rivolta contro un paese irriformabile”. Anche se è lo stesso autore a ricordare che gli “italiani” son più pecore che lupi. Un testamento che, come scrive lo storico e il giornalista, suonerà come un vero e proprio requiem.
Editore Rubbettino
Titolo Disobbedienti. La voce della protesta popolare
Collana Varia
Anno 2014
ISBN 9788849840100
Pagine 122
Autore Romano Bracalini
la disobbedienza stà alla libertà come la ubbidienza stà alla schiavitù.
ovvero l’obbedienza stà alla LEGGE come la disobbedienza stà all’ arbitrio ( legge positiva)