“Il sogno di una casa di proprietà diventa realtà”. (D. Cameron)
Uno degli interventi di politica economica del governo conservatore guidato da David Cameron consiste nel fornire incentivi all’acquisto della prima casa. Il programma, denominato “help to buy”, consente agli inglesi di accendere un mutuo fino al 95 per cento del valore dell’immobile con garanzia da parte dello Stato pari al 15 per cento.
Nulla di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire. Quella di Cameron sembra una sorta di scimmiottatura delle politiche a favore della diffusione della proprietà immobiliare promosse (in modo del tutto bipartisan) dalle amministrazioni statunitensi da Clinton in poi: una legislazione che incentiva l’acquisto quasi interamente a debito e tanto credito a buon mercato disponibile grazie a una politica monetaria molto espansiva. Come è andata a finire negli Stati Uniti (e non solo) è ormai storia arcinota.
Pare però che Cameron non si sia accorto di nulla. Oppure, più probabilmente, che stia incrociando le dita sperando che non scoppi una bolla prima delle prossime elezioni. Quello, più che un sogno, sarebbe un incubo che diventa realtà.
Non so come sia nel Regno Unito.
Ma in italia , e lo so per certo, attualmente conviene abitare in affitto.
La proprietà immobiliare è bastonata oltre misura.
Sia che la si usi direttamente , sia che la si consideri un investimento dei risparmi.
E’ proprio così, questo interventismo crea solo bolle che quando esplodono fanno disastri. Tanto quando la situazione precipita basta dire che è tutta colpa del “libevismo sfrenato”. Lo stato è promotore di comportamenti irresponsabili da parte dei cittadini
Molto simile al fondo a favore delle giovani coppie posto in essere da Giorgia Meloni all’epoca del governo Berlusconi