di REDAZIONE
L’Economia è tutt’altro che una scienza esatta, come qualche ingegnere sociale, o qualche econometrista dalle smanie pianificatrici, è convinto debba essere. Trattasi – viceversa – di una scienza sociale, multidisciplinare, che ha prodotto importanti contributi originali, centrando le sue analisi e le sue riflessioni sull’individuo e sul suo agire. E non da ieri.
L’ambizioso obbiettivo di questo libro è quello di rendere chiari i concetti basilari dell’Economia libera, usando un linguaggio elementare ed accessibile a chiunque, nel tentativo di divulgare, senza pretese particolari, delle semplici lezioni economiche che – a mio personalissimo parere certo – dovrebbero far parte del bagaglio culturale dell’uomo qualunque, affinché comprenda l’importanza di affrancare le proprie decisioni e scelte dalla patetica, e menzognera, propaganda politica e dalla fatale arroganza e supponenza degli economisti da salotto e degli opinion leader da strapazzo.
L’Economia non è una disciplina per pochi addetti ai lavori, dimostratisi perlopiù dei ciarlatani che non ne azzeccano una e che se ne stanno rinchiusi nelle loro torri d’avorio. A questi signori ben si addicono “Le leggi fondamentali sulla stupidità umana” di Carlo M. Cipolla.
Ognuno di noi deve pensare da economista, perché si possono ignorare le leggi dell’economia del buon senso, come sono usi fare gli Stati e i loro apologeti, ma non si potrà evitare di pagarne le conseguenze.
