Margherita Furlan, nella diretta di venerdì 12 Novembre su Casa del Sole TV, ha analizzato la situazione attuale e le future prospettive con alcuni ospiti di eccezione:
Pasquale Bacco, Guido Cappelli, Alessandro Fusillo, Nino Galloni e Guido Maria Cappelli.
Il nostro mondo va verso una trasformazione drammatica e globale. Lo dicono riviste, think-tanks, media. Ma soprattutto le nuove norme imposte dal Governo Draghi. E’ davvero così? Ne parliamo venerdì 12 novembre su CONTRO CANTO il contagio delle idee: il primo think-show del buon pensiero e dell’azione etica.
Il nostro mondo va verso una trasformazione drammatica e globale. E’ davvero così?
Il dibattito spazia dagli aspetti sanitari a quelli legali, economici e filosofici.
Bravo Fusillo!
A controbilanciare la profonda ignoranza sul liberismo di quelli che vedono bene i sintomi della malattia, ma tirando in ballo il fantomatico “neoliberismo” toppano brutalmente sulla diagnosi individuando la malattia sbagliata.
Nella prima parte del suo intervento l’avv Fusillo parla di martellamento che gli studenti di Giurisprudenza ricevono durante il loro percorso universitario sui diritti concessi dall’Autorità, trascurando il fatto che ci sono diritti “di base” che dovremmo avere indipendentemente dallo Stato in cui ci troviamo; mi permetto di aggiungere il martellamento che viene fatto agli studenti universitati nei vari Corsi di Economia sulla necessità di un intervento correttivo che deve fare lo Stato, altrimenti se lasciati da solo l’individuo combina un “macello”; un’iniezione a livello inconscia che i futuri adulti si porteranno dietro e quindi continueranno ad invocare lo Stato come Salvatore………..
Che palle con ‘sto neoliberismo!!! Non sanno neanche di cosa parlano.
Se questa è l’alternativa che dovrebbe salvarci dallo Stato Onnipotente, che dire… stiamo messi proprio bene!
Anche quando sanno di cosa parlano, tentano di chiamare cicoria la cicuta. La contraddizione è quella di chiamare stato un’organizzazione che possa partire dal basso e su base volontaria. Se è così non c’è coercizione, neanche fiscale. Soprattutto non c’è il monopolio nello stabilire le regole in quanto le stesse poggerebbero su basi contrattuali. Quindi non è vero che lo stato sia uno strumento come il telefono, sarebbe come dire che la dittatura è uno strumento come l’automobile. L’organizzazione societaria è uno strumento e può essere buono o cattivo, usato bene come il telefono per le comunicazioni o usato male come sempre il telefono per infastidire le persone. Se lo si usa per infastidire abbiamo lo stato, nell’altro caso abbiamo la società spontanea. Non è vero neanche che il sistema statunitense sia più lontano dai cittadini rispetto ai sistemi europei. Anche loro hanno la costituzione, le nostre sono peggiori della loro. Il problema non è solo la violazione di dette costituzioni ma anche il loro contenuto che non garantisce affatto la libertà completa. E se la questione riguarda le dimensioni eccessive degli stati, perché prendersela solo con l’Unione Europea e non anche con l’Unità d’Italia, peraltro avvenuta non con gli accordi internazionali ma con la prepotenza delle armi sabaude? Sono i lapsus freudian – lessicali dei nostri tempi, utilizzati non a caso dalla stessa persona che nella registrazione pronuncia il nome di Fusaro in luogo di Fusillo. Spacciare per neoliberismo la mancanza di libertà è la vecchia concezione dei sinistristi militanti, lo stesso errore nel quale cadeva Giulietto Chiesa e nel quale cade… la Chiesa. Non solo sotto l’attuale pontificato.