DI REDAZIONE
Impossibile non ascoltare Alessandro Fusillo, intervistato da Francesco Carbone, che affrontano la deriva totalitaria dei Covidioti al governo
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Impossibile non ascoltare Alessandro Fusillo, intervistato da Francesco Carbone, che affrontano la deriva totalitaria dei Covidioti al governo
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I miei più sentiti ringraziamenti, davvero di cuore, all’Avvocato Fusillo per tutto quel che fa per il Movimento.
Il problema è che le istituzioni non garantiscono mai la libertà completa. Non è questione di fermare una dittatura nascente ma togliersi di mezzo quella già presente. Le democrazie non garantiscono la libertà e chi gestisce il potere, per salvare il volto democratico di cui si ammanta, utilizza la paura per domare le popolazioni: ieri gli immigrati, oggi un virus ma il risultato non cambia. Ci sono stati anche casi di dittature formali che sono state fermate prima di nascere come ad esempio i tentativi di colpo di stato militare in Italia, alcuni farlocchi ma altri concreti. Solo che la risposta democratica è stata quella delle leggi Reale, del fermo di sicurezza e di ulteriori limiti alla libertà del suddito che costituzionalmente risulterebbe sovrano. Quelle attuali sono dittature con il consenso dei beoti che sono la maggioranza. Il vero totalitarismo del nostro tempo è quello mediatico fiancheggiatore di quello istituzionale, il veicolo sanitario è solo un pretesto come domani potrà esserlo un altro; e come altri lo sono stati nel passato. Le dittature possono nascere o anche essere abortite ma il problema serio dei nostri giorni è costituito dal fatto di non essere solo l’Italia in una situazione schiacciante ma anche buona parte del resto del mondo. Tra cui l’occidente, appunto, che si ritrova una volta di più di fronte al bivio di rinnegare la sua tradizione o di doverla il prima possibile recuperare. Per il recupero occorre uno sforzo culturale che non è gratuito. Chi può investire investa ma non vedo mecenati all’orizzonte, solo tentativi velleitari di creare miriadi di liste elettorali che otterranno complessivamente un risultato inferiore agli effettivi decessi causati dalla febbre cinese.
Non soltanto il figlio d’arte, dottor Carbone, che comunque non è un legislatore. Ma gli onorevoli Faraone di Italia Viva, Rotondi e Gelmini di Forza Italia, Zingaretti del Partito Democratico, Speranza di Liberi e Uguali hanno pronunciato le stesse frasi dell’attore. Probabilmente con minore tecnica interpretativa, o forse no, ma sicuramente con maggiore potere decisionale finale.
La storia ci insegna che quando una dittatura vuole nascere nessuno la può fermare. In questo momento il pericolo di dittatura esiste per tutto il mondo occidentale. Quaranta e più anni di propaganda buonista portata avanti dai governi e dai mass media fa sì che non saranno le bastonate e le incarcerazioni che ci schiacceranno ma il giudizio dell’opinione pubblica lobotomizzata verso tutti coloro che rifiuteranno di essere trasformati in un gregge di pecore belanti.
No a dire la verità si può fermare mi ricordo che Thomas Jefferson disse: “La democrazia è due lupi e un agnello che decidono cosa mangiare per cena, la libertà è un agnello bene armato che contesta il voto”. Prima di arrivare al punto di implementare misure punitive veramente gravi contro chi non sarà docile come quelle che hai descritto i primi a pagare le conseguenze saranno le pecore belanti perché finito il virus e i fondi per la ripresa tutti dovranno prendere atto delle condizioni economiche drammatiche che lo stato cerca di camuffare da anni ben prima del virus e scopriranno che senza redditi non ci sono tasse e senza tasse non ci sono soldi per pensioni, stipendi di dipendenti pubblici e tutti i piani governativi. Quando incomincerà a mancare la liquidità per pagare le pensioni, quando gli ospedali non avranno i fondi per offrire l’assistenza sanitaria, quando i tassi di interesse sul debito pubblico arriveranno alle stelle allora saranno ad un bivio e dovranno fare la scelta o mollare almeno in parte o collettivizzare l’economia. Friedrich Hayek scrisse con meticolosità nel libro “La via della schiavitù” cose succede quando la pianificazione centralizzata porta al controllo dell’economia da parte del governo: fallisce sempre. Ora se la gente capisce e lo dovrà capire almeno in parte che senza produzione di ricchezza da parte del privato non ci sono soldi neanche per lo stato si ritornerà per lo meno indietro sui propri passi oppure si va verso la schiavitù, in quel caso ricorda la prima citazione di Thomas Jefferson e questa seconda che te la scrivo in inglese : “The tree of liberty must be refreshed from time to time with the blood of patriots and tyrants”