DI GIACOMO ZUCCO
Le etichette del grafico sono tutte sbagliate: i picchi di mortalità in realtà si riferiscono a quegli anni in cui gli svedesi hanno fatto cenoni di Natale con più di 7 invitati. Del cenone del 1918 ne parlano ancora oggi le leggende nordiche. Pare che dopo il panettone si siano anche tutti assembrati sui Navigli di Stoccolma, dopo le 22. Un anno terribile.
Nota di Redazione: La dissenteria del 1857, fu causata da una fornitura di pandori scaduti di una cattiva multinazionale americana.
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Ancap humor: avoid it like the plague!
Per fortuna che siamo noi i negazionisti, se tu sostieni che i dati qui presentati sono falsi provalo con una confutazione con altri dati. Già so che presenterai quelli dello stato o meglio pagati dallo stato fatti da organismi statali con stipendiati dallo stato. No, quelli valgono come la carta igienica, provami con dati di fonti che hanno fatto la peer review cioè la revisione dei dati, anche quelli dello stato, da parte di esperti (parecchi, non uno o due) nel settore che ci mettono la reputazione e che accertano la qualità degli stessi. In primo luogo sarà difficile trovare dati che non siano parziali perché sia per motivi legali (basti pensare che le autopsie non le hanno potute fare perché erano vietate) sia per motivi di tempo (il virus non è stato studiato abbastanza, lo hanno isolato solo il 27 di ottobre) e quindi lo studio biologico, chimico e farmacologico non sono ancora avanzati. In secondo luogo perché il servizio di Leonardo Facco si concentra sulla effettività delle misure di contenimento e quello è il punto cruciale, se ti si spiega che in Svezia non c è stata l’estinzione della razza umana ed a noi è stato detto che senza il lockdown sarebbero morti prima agli inizi di marzo 500000 persone poi si sono adagiati su 300000 e in altre nazioni (pensa anche alla Svizzera) senza le nostre stesse misure la percentuale sulla popolazione di deceduti da covid è minore rispetto a quella dell’Italia.