di LEONARDO FACCO
Unitamente ad altre battaglie, condotte a favore di imprenditori che han scelto di non accettare le normative illegittime del Governo Conte e degli stessi amministratori locali, il Movimento Libertario sostiene Umberto Carriera, ristoratore coraggioso, che a Pesaro non solo è titolare di diversi esercizi commerciali, ma che dà lavoro a decine di famiglie, particolare spesso dimenticato dai soloni di vario genere.
Peraltro, sosteniamo con ancor maggiore forza la scelta di Carriera, che non solo si oppone alle vessazioni statali, ma che si ritrova con le associazioni di categoria che, anziché battersi per il diritto di lavorare e intraprendere dei loro affiliati, hanno preso le distanze – in maniera plateale – da Carriera stesso, forse nella speranza di ottenere qualche elemosina da chi sta distruggendo il tessuto socio-economico italiano.
La mia presenza ieri in Piazza, il mio intervento in difesa di Umberto Carriera (e del suo collega bolognese lì presente) è servita non solo a testimoniare la bontà, e la giustezza, delle ragioni del titolare de “La Macelleria”, ma anche per ribadire il nostro sostegno alla sua azione, considerato che il Movimento Libertario ha messo a disposizione i suoi legali per controbattere, colpo su colpo, ai soprusi delle istituzioni pubbliche, di ogni genere e rango.
Infine, abbiamo già suggerito ad Umberto Carriera – come anche ad altri imprenditori con cui stiamo interagendo – di avviare altre iniziative, al fine di denunciare quanto sta accadendo, perché solo con l’esempio di individui liberi e coraggiosi sarà possibile cambiare il corso di questa narrazione folle, che ci sta portando dritti verso il baratro.
Grazie Leonardo per la tua preziosa opera.
L’esempio dei liberi e coraggiosi non basterà contro un cialtronaggio ormai mondiale. Occorrerà qualcosa di più, non saprei neanche dire che cosa esattamente. Oggi è uscita un’intervista a uno che viene definito cantante, il quale sostiene che l’aumento dei contagi statunitensi prevale in quelle zone rurali dove abitano i “negazionisti” sostenitori di Trump. Il tutto senza confutazione da parte degli “editori responsabili” proprietari di un quotidiano la cui linea politica ufficiale sarebbe quella del fiancheggiamento della cosiddetta “opposizione”. Ecco ciò che manca: un’opposizione autentica e mezzi di diffusione di massa che arrivino veramente alle masse. Con un ampio dispendio di energie e di investimenti. Altrimenti l’esempio di cui sopra non avrà sbocchi concreti se non quelli della semplice testimonianza.
Caro Alessandro, 50 anni di egemonia culturale marxista ha provocato questi danni. Ma resistere contro i coronazisti, soprattutto quelli della stampa igienica e quelli libbberali, è un dovere morale.