DI AURELIO MUSTACCIUOLI
La sottile ambiguità del sovranismo.
- Il termine sovranismo è altamente ambiguo.
Il sovranismo può assumere infatti significati opposti man mano che si cambia scala di riferimento.
A livello micro coincide con individualismo.
A livello macro può diventare collettivismo.
E individualismo e collettivismo sono antitetici.
Il termine sovranista, quindi, per un libertario, dovrebbe assumere, in linea generale, un significato sempre più negativo man mano che si allargano i riferimenti geografici di riferimento; specialmente quando è alto il livello di concentrazione di potere istituzionale e prevale un elevato dirigismo economico e un alto livello di regolamentazione, in pratica un alto grado di statalizzazione.
Poiché il progetto europeo ha virato da una impostazione federale a basso livello concentrazione di potere a una impostazione di superstato, è evidente che pretendere indipendenza sovranista oggi in europa può avere significati molto diversi.
Se guardiamo al caso della brexit il sovranismo inglese è reclamato in nome di una maggiore libertà economica rispetto all’impostazione attuale europea.
ll sovranismo italiano di lega e 5stelle viceversa non sembra affatto andare in quella direzione, anzi reclama una concentrazione di potere a livello istituzionale ancora maggiore rispetto a quella europea.
La morale è che non tutti i sovranismi sono cattivi e non tutte le aggregazioni sono buone, quello che fa la differenza è sempre il livello di concentrazione del potere, ovvero l’indice di statalizzazione.
comunque è giusto ricordare che la sinistra ha sempre coniato parole a cui dare un significato positivo e altre sulle quali gettare ogni biasimo. Di esempi se ne possono fare a profusione, basti pensare all’uso smodato e positivo della parola democrazia e appunto al valore negativo dato a populismo e sovranismo. Purtroppo va riconosciuto che la sinistra è maestra di propaganda e menzogne.