DI SANDRO BERSANTI
Il trasferimento di ricchezza dal ceto produttivo, imprenditori e commercianti della classe media, ai settori avvantaggiati da rendite parassitarie e grandi gruppi internazionali messo in atto dalla manipolazione della massa monetaria e del tasso di interesse con cui le banche centrali amministrano l’attuale sistema di monete fiduciarie non avviene a palettate o a carrettate.
È un fenomeno lento e silenzioso ma costante e inesorabile ben descritto dall’aneddoto della rana nell’acqua bollente. Se è vero poi che la classe media costituisce il principale tessuto connettivo della società non è difficile farsi una ragione del completo disfacimento delle nostre comunità e delle gravi responsabilità del ceto politico che in questo sistema finanziario si rotola come un maiale nella merda.
Lo scopo non dichiarato della moneta fiduciaria è quello di colpire al cuore la capacità di risparmio e di investimento della classe media spesso chiamata borghesia.
Quelli nascondono i soldi nel materasso o in una nicchia nel muro” dicono i fautori delle politiche monetariste e keynesiane. Attribuendo a questa naturale propensione dell’uomo (risparmiare per affrontare il futuro e per fare investimenti) la caratteristica del vizio o del peccato originale alla base dello sfruttamento dei cattivi capitalisti sul proletariato. Il risultato l’abbiamo sotto gli occhi, una società malata, afflitta da disoccupazione, estreme differenze sociali, distruzione della solidarietà e della cooperazione.
La distruzione che viene criticata nel testo è quella causata dall’interventismo statale nell’economia, dall’imposizione delle sue assurde leggi (ben diverse da quelle contrattuali generate dal Libero Mercato in Libera Concorrenza) e politiche monetarie.
L’individualismo elogiato si riferisce a coloro che cercano di difendersi dallo Stato e dagli sfaceli che combina.
E’ un po’ come criticare hitler e mussolini ed elogiare la resistenza: anche considerando che entrambi le parti hanno fatto qualcosa di buono e di male, come potrà mai intravedervisi una contraddizione??
Che contraddizione elogiare l’individualismo di chi risparmia e investe per assicuarsi un futuro e poi lamentarsi della distruzione della solidarietà e della cooperazione che puzzano lontano un miglio di collettivismo socialista.