di REDAZIONE
Oggetto di accertamento non sarà più chi preleva tanti contanti dalla banca, ma chi non ne preleva affatto.
Dopo un anno di sperimentazioni rivolte alle grosse società, l’Agenzia delle Entrate ha confermato l’avvio delle procedure di controllo sui prelievi dal conto corrente anche per le persone fisiche. Ottenuto negli scorsi mesi il via libera dal Garante della privacy, tutto è pronto per mandare a regime la cosiddetta Super Anagrafe dei conti correnti. La novità di questo nuovo strumento è un capovolgimento di filosofia rispetto a quella che, in passato, è stata utilizzata dalla Finanza e dagli uffici delle imposte: l’accertamento fiscale non è più mirato a chi esegue sostanziosi prelievi dalla banca, ma verso chi, invece, non ne effettua per nulla.
In buona sostanza, il sospetto di evasione fiscale si radicherà nei confronti di quei contribuenti che lasceranno intatto il proprio deposito bancario, dimostrando così di avere contanti con cui vivere. Ed è proprio la lotta ai contanti che ha ispirato l’avvio di questa nuova era. Non a caso, il software in grado di calcolare i risparmi detenuti sul conto, parametrandoli al reddito percepito, è stato subito battezzato risparmiometro. Per capire di cosa si tratta faremo un esempio pratico.
Avevano fatto la stessa cosa con gli studi di settore: se hai troppi dipendenti rispetto al fatturato corretto (calcolato da chi neanche sa cosa sia un’impresa) allora hai fatto del nero.
Se ne hai troppo pochi in relazione al tuo fatturato allora stai impegando manodopera in nero.
Tra non molto metteranno l’IVA sulla crescita dell’erba, la sua crescita genera valore aggiunto