MULTATO DALLO STATO, ECCO COSA E’ SUCCESSO AD UN ARTIGIANO VENETO2019-08-202019-08-22https://www.movimentolibertario.com/wp-content/uploads/2018/10/ezgif.com-resize.gifMovimento Libertariohttps://www.movimentolibertario.com/wp-content/uploads/2019/02/1289879811379601962492px-shure_mikrofon_55s-e1550842449187.jpg200px200px
IN Italia, lo Stato ladro ti multa anche se non lavori, ma se – con un atto di gentilezza – spieghi a due parassiti gabellatori in cosa consiste il tuo lavoro.
Napoli, piazza Mercato. I soliti “due signori” in grigia divisa si presentano (senza appuntamento, ovvio) in un negozietto di casalinghi/articoli di regalo. Solita “mezz’ora” di domande ed esibizione documenti. Tutto a posto. Allora uno dei gabellieri dice al negoziante: “stampani uni scontrino di zero euro”. Il negoziante stampa e consegna. Il gabelliere legge e sentenzia: “Lei è in multa: l’ora di emissione dello scontrino porta un ritardo di due minuti”. Potrei raccontarne altre
f
e st’infami la multa non gliel’hanno palesata subito, viso a viso col rischio (giusto) di rispondere personalmente del crimine che stavano perpetrando, ma vigliaccamente dopo che se ne sono andati, alle spalle, nascondendosi dietro l’apparato burocratico.
Loro sanno dove cercare e trovare quegli artigiani, al contrario non si sa dove cercare e trovare quegli impiegati per prenderli per il bavero e fargliela pagare mentre balbettano ‘ma facevo solo il mio dovere’ o ‘obbedivo solo agli ordini’…
Dici che in ogni caso le vittime non si ribellerebbero? forse è così, perché chi è nato per lavorare non è come chi è nato per parassitare ed obbedire agli ordini anche se clamorosamente disonesti e violenti.
e riguardo il commercialista, ne sentono talmente tante e sono talmente schiacciati a loro volta dalla legislazione che anche se non sono totalmente imbevuto di statalismo, comunque è portato a farti solo e sempre pagare la tassa di turno e tirare a campare.
I burocrati, per non affogare, si attaccano al collo dei ceti produttivi; e alla fine affondano gli uni e gli altri. Chi di tasse ferisce…
Start typing and press Enter to search
Questo sito utilizza cookies con i quali non riusciamo a manipolare le elezioni ma solo a migliorare la vostra esperienza di navigazione AccettoRifiutoMaggiori informazioni
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
Napoli, piazza Mercato. I soliti “due signori” in grigia divisa si presentano (senza appuntamento, ovvio) in un negozietto di casalinghi/articoli di regalo. Solita “mezz’ora” di domande ed esibizione documenti. Tutto a posto. Allora uno dei gabellieri dice al negoziante: “stampani uni scontrino di zero euro”. Il negoziante stampa e consegna. Il gabelliere legge e sentenzia: “Lei è in multa: l’ora di emissione dello scontrino porta un ritardo di due minuti”.
Potrei raccontarne altre
e st’infami la multa non gliel’hanno palesata subito, viso a viso col rischio (giusto) di rispondere personalmente del crimine che stavano perpetrando, ma vigliaccamente dopo che se ne sono andati, alle spalle, nascondendosi dietro l’apparato burocratico.
Loro sanno dove cercare e trovare quegli artigiani, al contrario non si sa dove cercare e trovare quegli impiegati per prenderli per il bavero e fargliela pagare mentre balbettano ‘ma facevo solo il mio dovere’ o ‘obbedivo solo agli ordini’…
Dici che in ogni caso le vittime non si ribellerebbero? forse è così, perché chi è nato per lavorare non è come chi è nato per parassitare ed obbedire agli ordini anche se clamorosamente disonesti e violenti.
e riguardo il commercialista, ne sentono talmente tante e sono talmente schiacciati a loro volta dalla legislazione che anche se non sono totalmente imbevuto di statalismo, comunque è portato a farti solo e sempre pagare la tassa di turno e tirare a campare.
I burocrati, per non affogare, si attaccano al collo dei ceti produttivi; e alla fine affondano gli uni e gli altri. Chi di tasse ferisce…