DI SILVANO CAMPAGNOLO
Supponiamo che siano dei titoli di debito senza scadenza ed interessi, e destinati solo al pagamento delle imposte, come viene detto da diverse fonti governative.
domanda: se una ditta fattura allo stato 10 mila euro, a quante tasse corrispondono quel fatturato?
Andando per spanne diciamo che l’azienda abbia un margine lordo del 20% sul quale paga circa la metà di tasse. (arrotondando per eccesso).
Si avrà che su 10 mila di fatturato il reddito lordo sarà di 2000 euro di cui 1000 andranno in tasse.
Quindi l’azienda riceverà 10 mila euro in minibot ma potrà usarne solo 1000 per le sue tasse.
Che se ne fa degli altri 9000?
Se poi allarghiamo la questione a tutti i 60 miliardi di euro dei debiti PA e manteniamo le stesse percentuali, avremo che lo stato stampa 60 miliardi di euro di minibot e ne reincasserà circa 6 di tasse. a questo punto due problemi: dal lato aziende: ci saranno in giro 54 miliardi di euro di minibot inutilizzabili, senza scadenza e senza interessi, che potranno essere rimessi in circolo presso altri privati solo previo uno sconto probabilmente anche importante (generando un’ulteriore perdita per le aziende).
Dal lato dello stato invece le casse erariali incasseranno 6 milardi di euro in meno di tasse (più tutte le altre tasse che verranno pagate dai minibot svenduti) che difficilmente potranno essere coperti, generando un ulteriore surplus di deficit annuale.
Credo di aver detto abbastanza contro questa trovata governativa.
Vedremo se e come funzionano, ben sapendo che in affari del genere il diavolo sta nei dettagli.
Si tratta di uno di quei provvedimenti di uno stato alla canna del gas.
Ma se serve ad accelerare il degrado , se serve ad aumentare le probabilità che si inneschi un reset generale a catena, ebbene mi può star bene.