DI MASSIMO TESTA
“Eh, ma lo stato esiste”!
Così ti dicono coloro che imputano agli anarcocapitalisti di essere “utopisti”.
Certo che esiste.
Quello che costoro non capiscono è che si parla di un costrutto umano, non di una qualche volontà divina.
Come tutto al mondo, ha avuto un inizio e avrà una fine.
Il vero utopista è colui che si rifiuta di considerare ciò che la storia ha dimostrato essere la vera natura (criminale) dello stato, e fanciullescamente pensa di poterla cambiare, limitandone il potere.
Come Sergio Ricossa capì in tempi non sospetti il liberalismo, come pensiero politico volto a limitare il potere dello stato sull’individuo, ha storicamente fallito.
Sarebbe ora di rendersene conto e di andare oltre, invece che dolersi della propria marginalità e completa ininfluenza politica.
Che si liberino dei loro malsani tabù, poi magari parleremo.
E’ evidente che lo stato è il nemico dell’individuo.
sarebbe come affermare che la mafia è ‘naturale’ in sicilia, ne fa parte come le montagne ed il mare ed è ineluttabile.
Se proprio si volesse cambiare le cose, allora bisogna impegnarsi in prima persone nella mafia e cercare di cambiarla dall’interno, praticarne la vita e influenzarne le decisioni….. Non è così che dicono dello Stato?
Partecipare alle decisioni democratiche, impegnarsi nei partiti, votare alle urne, ecc…. e vedrai che la Mafia, come lo Stato, cambieranno!! …o no?
Un signore un po’ sbieco domanda “chi e’ stato?” E’ stato lo stato! ma no, cosa dice e’ stata Euridice… (cit.)