di GUGLIELMO PIOMBINI
¿Dónde está Elisabeth? Una noble le pide a Gildo Bacci que encuentre a su hija, que lleva desaparecida casi un año. Saliendo de Milán, el detective cruzará un trozo de Europa, antes de aterrizar en Miami, donde la investigación lo llevará a Sudamérica. Entre un tiroteo y un atentado, tras una audaz huida, el investigador no pierde la pista de la chica, pero para completar su investigación, se verá obligado a sumarse a la lucha de resistencia de algunos revolucionarios y a escapar de los servicios secretos venezolanos.
Dopo quasi mille copie vendute, tra edizione cartacea ed e-book, dopo 5 ristampe “Il Conte di Montecrypto” sta per conoscere anche l’edizione in lingua spagnola.
Elisabeth, Gildo Bacci, la baronessa Titoricci e il visionario Sam Nakato Shioto – tra i principali personaggi della storia scritta da Leonardo Facco – parleranno anche in quella lingua che li ha visti protagonisti in quelle terre in cui i vivono i discendenti degli ispanici. In particolare quel Venezuela che ha ospitato per almeno due decenni l’autore stesso del romanzo.
Presentato a Bologna lo scorso 28 ottobre, “Il Conte di Montecrypto” – per usare le parole di Loris Senzani, uno dei tanti lettori che lo hanno recensito – “è un libro che si lascia divorare in maniera gustosa, la scansione dei tempi è efficace, la trama solida e credibile, forma e contenuto estremamente compatibili, il messaggio chiaro e perentorio e le chicche libertarie, sparse qua e là, sono la cifra stilistica di chi lo ha scritto”.
L’edizione in spagnolo, che si titolerà “El conde de Montecrypto”, dovrebbe essere disponibile per la fine di febbraio e verrà pubblicata sempre da Tramedoro, in collaborazione con GoWare, che renderà anche questa edizione disponibile su tutte le piattaforme online, partendo da Amazon.
Insomma, tra il reale e il fantastico, l’avventura di Gildo Bacci prosegue.
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Eh per gli ispanici, che culo…