DI CHRISTIAN LAZZARINI
“Mai nessun paese al mondo ha avuto uno sviluppo sostenuto quando la spesa pubblica supera il 40% del reddito nazionale.
La Svizzera è quasi priva di risorse naturali, non ha una popolazione omogenea, avendo lingue nazionali, religioni ed etnie diverse, eppure è il paese più ricco in Europa.
Perché?
È l’unico paese europeo nel quale la spesa pubblica non supera il 35% del pil e ha un federalismo cantonale vero, non l’orrendo scimmiottamento che ne abbiamo perpetrato in Italia, dove vengono considerati enti locali la Lombardia e la Sicilia, rispettivamente con 9,5 e 5 milioni di abitanti.
La Confederazione Elvetica, con sette milioni di abitanti, ha ben ventisei cantoni autonomi.”
Ma cosa dice Giorgio di quelle statistiche postate qualche mese fa dove si vede bene che più un paese è statalista e più è mediamente povero? Lo studio era molto interessante eppure non ci fu alcun commento.
L’italia è un bidone infestato da politici delinquenti.
un politico e’ un delinquente per definizione.
Ecco cosa fecero le politiche del New Deal di FDR all’America durante la Grande Depressione: distrussero ogni possibilità di ripresa.
https://www.jstor.org/stable/10.1086/421169?seq=1#metadata_info_tab_contents
la logica finisce dove iniziano i commenti di giorgio: le politiche di riduzione della spesa pubblica non possono logicamente causare l’aumento del debito, in che modo è mai possibile indebitarsi riducendo la spesa? se mi indebito è per continuare a spendere o spendere ancora di più. Se riduco le spese ho bisogno di meno soldi quindi non mi indebito. E se spendo sempre di più questo non è neoliberismo è (neo)socialismo.
(tutto ciò facendo finta di non sapere che giorgio ha ampiamente dimostrato di essere un troll)
sono d’accordo con te su tutto.
specialmente sull’ultima frase.
invece la logica di spago si basa sull’assunto che quello che si vede è. ciò va bene per i semplici e per chi non vuole andare a fondo nelle questioni, quando però si inizia a studiare la storia economica ci si accorge che evidentemente non è tutto così lineare, come di primo acchito si potrebbe pensare. gli anni tra il 1950 e il 1973 sono chiamati anni d’oro del capitalismo perché la crescita economica nel mondo occidentale variava dal 3% statunitense, 5% europeo e all’8% giapponese. tuttavia, secondo i dati della banca mondiale dagli anni 80 il pil pro capite a livello globale è sceso dal 3% degli anni 50-70 all’1,4% 1980-2009. in america in particolare il debito pubblico è iniziato a salire proprio negli anni ’80 e dall’avvento di reagan e bush, che con i loro tagli fiscali aumentarono il deficit (la tabella del deficit americano la trovi su wikipedia ed evidenzia proprio questo trend History_of_the_United_States_public_deb). clinton ha aumentato il carico fiscale a danno dei ricchi e difatti la curva del debito pubblico inizia a scendere. la ciliegina sulla torta ce l’ha messa per ultimo il libertario greenspan, che con la sua politica fiscale, perché di questo si tratta, ha fatto schizzare il debito pubblico americano a livelli record, grazie al suo sostegno ancora una volta alle riduzioni fiscali. tant’è che il cbo ha dichiarato nel 2010 che se le riduzioni fiscali fossero state estese anche al decennio successivo i costi del bilncio 2011-2020 sarebbero stati di 3300 miliardi di dollari. del deficit di bilancio del 2012 di bush 1/5 è attribuito ai tagli alle tasse.
la logica è logica e vale sempre: infatti le tue osservazioni, sono una conferma di quel che ho scritto.
Io ho scritto: in che modo è mai possibile indebitarsi riducendo la spesa? e non: in che modo è mai possibile indebitarsi riducendo le tasse?
Secondo te perché? perché i debiti sono tasse differite che si pagano con gli interessi, quindi se diminuisco le tasse e aumento il debito, per continuare a finanziare la spesa, sto solo facendo il gioco delle tre carte. Esattamente quel che accadde: apparenti diminuzioni delle tasse, e irresponsabili aumenti del debito. I politici ovviamente guardano al beneficio immediato e non alle conseguenze future.
Liberismo non è né diminuire le tasse aumentando il debito, né diminuire il debito alzando le tasse: liberismo è diminuire la spesa e quindi diminuire le tasse E il debito.
Negli anni delle valigette piene di lire, quando i poveri bauscia lumbard portavano i loro quattro soldi in CH, molti funzionari bancARI corrotti (Falciani ante litteram) telefonavano alla dogana itaiana affinchè li beccassero al rientro con le ricevute nascoste, ma i bancHIERI svizzeri proteggevano invece con le unghie e coi denti i 60 miliardi di CHF rubati dai dittatori di tutto il mondo, specie africani.
Le banche svizzere, incamerate enormi quantità di beni saccheggiati dai nazisti, compreso l’oro dei denti dei gasati, imbarazzate si impegnarono a versare ai sopravvissuti all’Olocausto un risarcimento di 1,25 miliardi di dollari dilazionato in molti anni e l’ultimo pagamento fu effettuato solo nel 2013, ossia 78 anni dopo la fine della guerra. (Jean Ziegler – La Svizzera, l’oro e i morti ovvero Come i banchieri svizzeri aiutarono a finanziare la macchina da guerra nazista).
I cantoni animati dove referendano anche per mettere una panchina incantano solo gli sprovveduti.
Mi piacerebbe sapere cosa intende per liberismo chi continua a citarlo, in ogni circostanza, come dominante nel nostro mondo. Quali governi avrebbero applicato il liberismo, quali politiche sono liberiste, quali politici lo sono o lo sono stati, quali sono i teorici di questa “ideologia”.
P.S.
per la cronaca, la svizzera è uno dei paesi più industrializzati al mondo “In cifre assolute il fatturato industriale svizzero, con circa 100 miliardi di dollari, si colloca al 19esimo posto della classifica mondiale, assieme ai Paesi Bassi o a Taiwan. Ma nella classifica pro capite, la Svizzera è saldamente in testa.”.
tanto per intenderci da dove arriva la ricchezza in svizzera
Mai nessun paese al mondo ha avuto uno sviluppo sostenuto quando la spesa pubblica supera il 40% del reddito nazionale
palle! invero, mai nessun paese ha avuto uno sviluppo sostenuto con tagli al welfare! la cosiddetta reagonomics e il neoliberismo hanno rallentato la crescita che durante le politiche economiche ispirate a keynes era in media 1 punto % maggiore che nei decenni successivi al 1980. sono stati i tagli alla spesa pubblica e l’austerità a creare recessione e crescita rallentata, non viceversa! di sicuro le politiche neoliberiste hanno aumentato il debito pubblico e il deficit commerciale in paesi come gli Us e l’uk.
stesso discorso vale per i paesi africani, che con il protezionismo viaggiavano a una media del 1,2% annuo di crescita, mentre dopo l’imposizione dei SAP da parte del FMI e una politica ispirata al neoliberismo è scesa allo 0,2%.
continuare a raccontarvi palle tra di voi!