DI MAURO GARGAGLIONE
Non è il burocrate che si occupa dei cittadini ma sono i cittadini che si prendono sulle loro spalle (obbligati dalla legge) la cura e il mantenimento dei burocrati.
La più stupida idea che sia stata partorita nella storia della filosofia politica è quella del “contratto sociale”. Ovviamente questa dottrina, e lo vediamo adesso anche se Kafka e Orwell lo intuirono con largo anticipo, si è trasformata in quello che oggi ci opprime, masse di persone che credono di lavorare per sè e la propria famiglia e invece lavorano primariamente per alimentare la macchina burocratica.
Il liberalismo riconobbe per primo che la chiave del benessere delle nazioni non stava nell’altruismo del panettiere, oggi i sedicenti continuatori del liberalismo ci raccontano i pericoli dell’evasione fiscale, spiegandoci che è un messaggio tossico da diffondere e cantando le bellurie dell’armonia europea in contrasto con l’egoismo di chi se ne sta uscendo. Dagli addosso all’Inghilterra e agli indipendentisti ovunque si agitino e sostieni l’Europa.
Come i chierici di alto bordo che ammoniscono che a non pagare le tasse allo Stato si fa peccato e come la democrazia dell’uno vale uno, i liberali del XXI secolo non servono più alla causa della libertà individuale. Un gravissimo vuoto ideale e morale.
Finti liberali, finto liberalismo.
Pure quelli del XX secolo che ci portarono in dote tutti i vari fasciocomunismi prima e le varie socialdemocrazie poi.